Unical, Fisica in Musica alla Corte dei Fenomeni

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Venerdì 6 giugno nella Corte dei Fenomeni, lo spazio che collega i cubi di Fisica e Matematica dell’Università della Calabria, si è tenuto l’evento Fisica in Musica, momento conclusivo del corso di Meccanica e Termodinamica del triennio in Fisica, che ha intrecciato didattica e linguaggi performativi attraverso il coinvolgimento diretto degli studenti.

"Il professor Raffaele Agostino - si legge in una nota dell'Unical - ha aperto la serata con un’introduzione sul tema delle onde sonore, collegando i concetti teorici affrontati durante le lezioni a ciò che gli studenti si apprestavano ad ascoltare dal vivo, rendendo così la fisica immediatamente “udibile”.

A seguire, la band composta dagli studenti di Fisica Alessandro Carnevale (tastiere), Antonio Lamboglia (voce), Michele Pisculli e Costantino Capizzano (chitarre), Andrea Bravin (basso elettrico), Dario Perziano (batteria) e Valentina Marrapodi (tastiere), ha dato vita a una performance che ha mostrato come l’integrazione tra pratica artistica e formazione scientifica possa sviluppare competenze trasversali quali lavoro di squadra, gestione tecnica e scenica, problem solving e capacità di improvvisazione.

L’evento è stato organizzato in collaborazione con Teatro Rossosimona, compagnia riconosciuta dal Ministero della Cultura come impresa di teatro di innovazione e diretta da Lindo Nudo, che ha affiancato il Dipartimento di Fisica nell’allestimento tecnico e scenico. La convenzione tra le due realtà conferma l’impegno del Dipartimento nel promuovere forme di public engagement che uniscono contenuti scientifici e linguaggi professionali della scena contemporanea, come già dimostrato dallo spettacolo Spettri di Newton una storia umana della luce, andato in scena il 5 settembre 2024 presso il Teatro Auditorium Unical.

La conclusione del corso di Meccanica e Termodinamica non si è limitata a celebrare la fine di un modulo didattito, ma ha evidenziato la capacità del campus di fondere sapere scientifico e creatività artistica, trasformando la comunicazione della scienza in un’esperienza collettiva e partecipata. Un’eco, simile a un’onda sonora, destinata a diffondere nuovi stimoli e a ispirare future iniziative".