Regioni del Sud e clausola del 34%, l’Assi chiede un tavolo tecnico permanente

Catanzaro Attualità

L’Assi, Associazione dei sindaci del Sud Italia, l’ex Recovery Sud, organizza un incontro e tavola rotonda sulla modifica della norma sul 34%, che si terrà a Lamezia Terme lunedì prossimo, 16 giugno, alle 17.30 presso il Centro Congressi Prunia, in via S. Umile da Bisignano 17

Sarà introdotto da Rosella Cerra, membro dell’Intergruppo Parlamentare “Sviluppo Sud Aree Fragili e Isole Minori” e Davide Carlucci, portavoce dell’ASSI (Associazione Sindaci del Sud Italia). Modererà Michele Albanese, giornalista de Il Quotidiano del Sud.

Interverranno Alessandro Mazzitelli, professore Unical e Nuccio Iovene, Presidente Fondazione Trame. Relazioneranno gli Onorevoli Ubaldo Pagano, Piero De Luca, Silvana Abate e Alessandro Caramiello (da remoto). Previsti gli interventi dei Consiglieri Regionali calabresi Amalia Bruni, Raffaele Mammoliti e Francesco De Nisi Hanno già confermato la loro presenza e adesione al costituendo tavolo diversi sindaci e assessori comunali.

La legge, la 18 in vigore dal 2017, che prevedeva la destinazione del 34% delle spese in conto capitale alle regioni del Sud Italia, non è mai stata attuata.

Cosa cambia per il Mezzogiorno

Nel maggio 2024 Tommaso Fitto, come ministro per gli affari europei, le politiche di coesione e il PNRR, la modifica. Si passa dal 34% delle spese in conto capitale al 40% di risorse “allocabili”, non bene identificate ed individuate.

Ad esempio, per il 2025 le spese in conto capitale ammontano a 139,5 miliardi. Il 34% è 47,43 miliardi. Non si conosce invece l’ammontare delle “risorse allocabili”.

Ma cosa comporta per il Sud? Le “risorse allocabili” per il 2025 sono superiori o inferiori a 47,43 miliardi? Ne parliamo lunedì 16 giugno a Lamezia Terme, alle ore 18.00 presso il Centro Congressi Prunia.

Da quando è in vigore la legge, dal 2017, sono state fatte tre interrogazioni parlamentari che ne richiedono l’applicazione. La prima è del dicembre 2020 rivolta al ministro per il Sud Giuseppe Provenzano. La seconda del novembre 2023 al ministro Raffaele Fitto e l’ultima dell’aprile 2025 al ministro Tommaso Foti. Nessuna di queste tre ha mai avuto una risposta.

Le interrogazioni della politica

All’incontro del 16 giugno interverranno alcuni dei parlamentari che le hanno fatte. Per l’ultima del 2025 interverranno Ubaldo Pagano e Piero De Luca. Per la prima del 2020 Silvana Abate e per la seconda del 2023 Alessandro Caramiello, che si collegherà da remoto.

Di fatto si chiedeva, e si chiede, l’applicazione della norma e il rendiconto sulle spese, come previsto dalla legge. I governi, sia di destra che di sinistra, non hanno risposto e non la stanno applicando. Occorre amplificare la voce di chi, al momento, sta portando avanti questa istanza in maniera isolata e non collegata.

L’importanza di mettersi in rete

Ed ecco che è importante riuscire a mettere in rete e allacciare quelle realtà che vogliono reagire, e che hanno bisogno di una struttura che li supporti e che non abbia un colore politico. Lo scopo dell’incontro è dunque quello di creare un fronte di sindaci e amministratori, ma anche di cittadini, che portino avanti in maniera corale questa rivendicazione affinché venga riconosciuta la quota da destinare annualmente alle regioni del Sud Italia che sia chiara e definibile e non a discrezione dei “Ministeri”, come avviene con il PNRR.

La proposta che sarà discussa il 16 giugno è quella di istituire un Tavolo Tecnico Permanente che vigili sull’applicazione della norma del 34/40% di spesa al Sud.