Attentato terroristico nel porto di Vibo: scatta l’emergenza. È una esercitazione
Nella mattinata di oggi, martedì 24 giugno, il porto di Vibo Marina è stato teatro di un’esercitazione complessa di port security, antinquinamento ed antincendio, volta a verificare l’efficienza del sistema di allertamento e di risposta a fronte di eventuali attentati alla sicurezza marittima, oltre che a testare il livello di efficienza dei dispositivi antinquinamento e antincendio del sorgitore vibonese.
Nello specifico, si è simulato un incidente di security con la presenza di terroristi a bordo della nave cisterna Panarea M. che era ormeggiata alla banchina Papandrea, con il conseguente intervento interforze che ha avuto lo scopo di sventare il rischio terroristico.
Inoltre è stato comunicato alla Sala operativa della Guardia Costiera locale, il ritrovamento di un ordigno esplosivo a bordo, che è poi esploso procurando nei pressi della nave uno sversamento limitato di idrocarburi in mare ed un incendio circoscritto ai settori poppieri.
L’azione via mare e via terra
Tempestivo l’intervento del Comando Provinciale dei Vigili del fuoco con il proprio mezzo navale e con il personale che ha raggiunto la nave a mezzo biscaglina per estinguere l’incendio con il supporto offerto dal personale e dai dispositivi antincendio in dotazione al deposito costiero, mentre via mare e via terra veniva assicurata una cornice di sicurezza con mezzi della Capitaneria e del nucleo Roan della Guardia di Finanza oltre che da pattuglie terrestri interforze.
Sul posto sono intervenute anche le unità cinofile della Polizia di Stato, della Questura napitina, per la bonifica dell’area. A seguire, sono scattate le operazioni di emergenza per fronteggiare l'inquinamento simulato, che è stato contenuto attraverso l'impiego dell’unità navale e dei dispositivi in uso alla società che si occupa proprio del servizio antinquinamento per conto dei depositi costieri in presenza di navi cisterna.
L'elevata prontezza operativa
Al buon esito dell'esercitazione hanno contribuito, fattivamente, il personale della Questura, del Reparto Operativo Aeronavale e del Comando Provinciale della Guardia di Finanza, dei Carabinieri del Comando Provinciale e della Stazione di Vibo Marina, del Comando Provinciale e del distaccamento portuale dei Vigili del Fuoco e del responsabile per la security dell’impianto portuale Eni.
L’attività ha consentito di riscontrare l'elevata prontezza operativa dei dispositivi adoperati, un celere intervento di risposta, la corretta attuazione delle procedure previste dai relativi piani d’emergenza e, infine, un soddisfacente sistema di comunicazione e coordinamento tra tutti i soggetti impegnati.