Crotone, l’assessore Greco replica sul Piano Comunale Spiaggia
"Il Comune di Crotone ha una linea di costa lunga decine di chilometri di elevatissimo pregio paesaggistico e ambientale, costituisce una delle ricchezze del territorio che abbiamo il dovere di tutelare affinché ne possano godere le generazioni future e valorizzare perché i cittadini ne traggano beneficio.
Sono questi i principi che abbiamo posto alla base della proposta di Piano Comunale di Spiaggia (Pcs), deliberata dalla Giunta Comunale qualche giorno fa e ora all’attenzione dei cittadini perché la possano visionare e possano proporre modifiche, integrazioni, perfezionamenti". E' quanto precisa in una nota l'assessore all'Urbanistica del Comune di Crotone, Giovanni Greco.
"L’elaborazione della proposta da parte dei progettisti incaricati della redazione del Pcs - prosegue l'assessore Greco - nonostante la decisione di recuperare il lavoro svolto dal 2008 al 2018, è stata lunga e complessa, ha comportato un lavoro impegnativo di adeguamento alle norme intervenute, di aggiornamento cartografico, di recepimento degli indirizzi dell’Amministrazione Comunale.
Durante lo svolgimento di queste articolate attività, e quindi in fase di formazione della proposta approvata dalla Giunta, si è ritenuto opportuno, se non doveroso, avviare una fase di confronto con chi fosse stato interessato alla pianificazione.
Sono stati coinvolti gli ordini professionali, le associazioni di categoria, le associazioni datoriali e ovviamente il sindacato dei balneari in un processo di concertazione che si è protratto per qualche mese e ha inciso nella formazione della proposta in maniera duplice: intanto attraverso una fitta interlocuzione sulla visione e sulle strategie e poi attraverso la trasmissione di una serie di osservazioni di carattere sia generale che puntuale che sono pervenute per le vie ufficiali al Comune e che i progettisti hanno attentamente valutato e in gran parte recepito.
Ne è scaturita una proposta di piano sottoposta all’adozione della Giunta Comunale perché, come le norme prevedono, potesse formalizzarsi la fase partecipativa, che di fatto con la pubblicazione di quella delibera è stata avviata ufficialmente. Si tratta dell’avvio e non della conclusione dell’iter approvativo del Pcs.
Pertanto suscita meraviglia leggere espressioni di rammarico per l’interruzione del percorso di confronto e condivisione; l’azione della Giunta non ha interrotto nessun percorso.
I giorni che stanno scorrendo dall’approvazione della delibera devono essere capitalizzati per fornire ai progettisti proposte volte a potenziare le azioni di tutela e di sviluppo che costituiscono il piano.
Chiunque abbia elaborato o voglia elaborare anche una sola fase della complessa pianificazione del litorale può trasmettere sul modello ad hoc predisposto il proprio lavoro o anche un semplice suggerimento. Se poi si potessero ricevere addirittura delle linee guida paesaggistiche o dei rilievi topografici o degli studi sull’erosione costiera ad integrare la già cospicua cartografia di piano, sarebbe un risultato straordinario.
Certo le cose si devono fare per bene, per esempio senza confondere i contenuti del Pcs con quelli del Psc (Piano Strutturale Comunale): cambiano di posto due lettere ma le differenze sono abissali, anche se devono essere integrate come l’Amministrazione sta facendo attraverso l’azione del coordinatore dei due Piani.
E si devono fare anche nell’interesse comune, come deve fare un amministratore della cosa pubblica, e non nell’interesse di parte come deve fare, per esempio, un sindacalista.
Giova inoltre rendere noto, a proposito di tempi, che già nel gennaio del 2024 la Capitaneria di Porto di Crotone sollecitava i comuni costieri della Provincia che non lo avessero già fatto a dotarsi con urgenza del Piano Comunale Spiaggia e la Giunta Regionale della Calabria con delibera del mese di giugno 2024 dettava ai comuni costieri privi di Pcs il crono programma perché si dotassero di questo importante strumento di pianificazione entro il 28 marzo 2025.
Per chi amministra il tempo non è una variabile secondaria o accessoria, è un parametro con cui confrontarsi per valutare l’efficacia dell’azione amministrativa.
Dispiace dunque constatare che si tenti di alimentare una narrazione conflittuale, laddove invece si è lavorato – e si continuerà a lavorare – con spirito di collaborazione, nel rispetto delle regole e dell’interesse collettivo.
Il Piano Spiaggia rappresenta uno strumento fondamentale per il futuro del nostro litorale, e anche del nostro territorio, e l’Amministrazione resta disponibile a confrontarsi in modo costruttivo con tutti i soggetti coinvolti, nel pieno rispetto delle procedure e dei tempi previsti dalla normativa.
Su un punto voglio essere chiaro. La “provvisorietà” non è elemento che ci interessa. Ecco dove risiede l’importanza dell’adozione di un nuovo piano spiaggia.
Uno strumento urbanistico che sia in grado di coniugare tutela ambientale, legalità e sviluppo integrato".