Villa, Santoro (FI): “Santa Trada ferita. Legge violata e natura cancellata”

Reggio Calabria Politica

Mentre in Europa si lavora a un testo legislativo di contrasto alla deforestazione, Villa San Giovanni continua “a subire gli effetti di scelte scellerate, frutto di una politica distratta e distante dalle reali esigenze del territorio”.

Lo sostiene Marco Santoro, capogruppo consiliare di Forza Italia al Comune di Villa San Giovanni, riferendosi al taglio degli alberi di pini marittimi ed eucalipti nel torrente Santa che a suo dire avrebbe prodotto danni anche alla fauna selvatica che popola le aree verdi urbane: cardellini, verzellini, verdoni, merli, tortore, colombacci. Specie protette, sempre più fragili, che trovano rifugio nei pochi spazi naturali rimasti.

L’intervento invasivo

Per Santoro il caso del torrente Santa Trada sarebbe emblematico: “un intervento invasivo - afferma - ha comportato il taglio indiscriminato di alberi adulti e vegetazione spondale, proprio durante il periodo cruciale per la riproduzione dell’avifauna. Sono stati rimossi arbusti e alberature che da anni offrivano riparo e ospitalità alla fauna locale, oltre a garantire stabilità idrogeologica”.

“Al contrario - prosegue - la parte a monte del torrente - dove permangono briglie ostruite e depositi sedimentari - è rimasta inspiegabilmente esclusa dall’intervento, lasciando intatto un rischio idraulico già noto. Il risultato? Un danno ambientale certo, senza alcun miglioramento reale per la sicurezza del territorio”.

Il principio calpestato

Secondo il capogruppo Azzurro sarebbe stato calpestato un principio fondamentale: “la tutela della biodiversità – sbotta - non è un’opzione, ma un obbligo. Un dovere civico, politico e amministrativo. Eppure, a Villa San Giovanni continua a prevalere la superficialità. Nessuna mappatura, nessuna valutazione ambientale, nessuna attenzione agli equilibri naturali già compromessi. Ciò che si è consumato è un danno ecologico silenzioso ma profondo, che pesa su ogni nido distrutto, su ogni uccello disperso, su ogni albero tagliato senza criterio”.

“Un gestione miope”

Santoro si chiede quindi cosa pensino le associazioni ambientaliste che sostengono questa amministrazione: “Non si tratta di un episodio isolato, ma dell’ennesima conferma di una gestione miope, incapace di integrare sicurezza, decoro e tutela ambientale. Le decisioni vengono prese in solitudine, escludendo le Commissioni consiliari, ignorando la partecipazione dei cittadini e disattendendo norme regionali e buon senso”, evidenza ancora.

“E allora ci chiediamo: perché non si è atteso il termine del periodo di nidificazione? Perché agire nel silenzio, eludendo responsabilità e conseguenze ambientali?” prosegue l’Azzurro che incalza: “Eppure, nonostante il divieto sancito dall’art. 6 della Legge Regionale n. 7 del 7 febbraio 2024, che impedisce qualsiasi intervento sulla vegetazione durante la nidificazione, si è andati avanti con abbattimenti, potature drastiche e distruzione di habitat, senza alcun controllo, senza trasparenza, senza rispetto per la legge”.

Il verde, una risorsa

“Villa San Giovanni - continua - merita un’amministrazione consapevole, che conosca e applichi le leggi, che consideri il verde una risorsa da preservare, non un ingombro da rimuovere. Serve un cambio di visione: una pianificazione attenta, condivisa, sostenibile. Non possiamo più permettere che ogni intervento sul territorio si trasformi in una perdita irreversibile”.

“Dalla distruzione dei nidi alla cancellazione della natura urbana il passo è breve. Ma il danno è profondo, e irreversibile. Questa volta non si può restare in silenzio” conclude Santoro annunciando che è stata presentata un'interrogazione, alla quale verrà data risposta nel prossimo Consiglio comunale.