Inneggiavano a fascismo e nazismo. Blitz del Ros, colpo ai gruppi di estrema destra

Reggio Calabria Cronaca

C’è anche reggino tra la trentina di internauti perquisiti oggi dai Carabinieri del Ros che indagando su una serie di canali social sospetta appartengano ad dei gruppi virtuali di estrema destra con posizioni radicali neonaziste, accelerazioniste, suprematiste, xenofobe e antisemite.

Si tratta di soggetti giovanissimi, tra i 18 ei 25 anni, residenti su tutto il territorio nazionale; cinque di loro, all’epoca dei fatti contestati, erano peraltro ancora minorenni.

Stamani i carabinieri hanno così fatto scattare una operazione antiterrorismo eseguendo 26 perquisizioni in tutta Italia ed eseguendo una misura cautelare a carico di un 21enne bresciano, ritenuto anch’egli far parte del gruppo.

L’indagine è partita nel dicembre del 2023 e si è sviluppata inizialmente attraverso il monitoraggio tecnico dei profili Telegram e Tik Tok del giovanissimo.

L’ipotesi è che lo stesso abbia propagandato idee fondate sulla superiorità e sull’odio razziale ed etnico, anche minimizzando e negando la Shoah; che abbia poi partecipato a diversi gruppi virtuali di Telegram che perseguivano gli stessi scopi di incitamento alla discriminazione o alla violenza per motivi razziali, nazionali o religiosi.

L’apologia del fascismo

Gli inquirenti sostengono ancora che il 21enne abbia quindi fatto “apologia del fascismo”, risultando attivo di alcuni aggregati tra cui il “White Lives Matter Italia”, intriso di contenuti espressivi di idee inneggianti alla classificazione della popolazione umana in razze e alla superiorità della razza bianca in termini discriminatori delle altre etnie/razze.

Inoltre del “Vannawaffen Tm”, che propaganda idee inneggianti al nazismo, all’accelerazionismo, alla classificazione della popolazione umana in razze, alla superiorità della razza bianca in termini denigratori e discriminatori delle altre etnie-razze-religioni e apologetici di azioni violente ai danni di persone di colore, immigrati, di religione islamica e afferenti alla galassia Lgbtq+.

E, ancora, di “Sangue e Suolo”, al cui interno sono pubblicati contenuti con chiare espressioni di idee di natura suprematista, neo-nazista, negazionista della Shoah, anti-semita e di apologia del fascismo.

O, ancora, “Spirito Fascista”, inneggiante al fascismo, al nazismo, alla superiorità di razza, all’anti-semitismo e a teorie negazioniste della Shoah, oltre a divulgazione di post di derisione politica, etnica e sociale.

C’è poi “Hooligans/Ns/Wp/Wlm” che presenta espliciti richiami al nazionalsocialismo e alla supremazia bianca (“WP” indica “White Power”), in cui vi sono pubblicazioni con contenuti nazisti, suprematisti, d’odio razziale, di omofobia, ed esplicite istigazioni a delinquere con inviti a compiere azioni incendiarie, in cambio di premi in denaro, in danno di esercizi commerciali e luoghi di ritrovo di immigrati (in territorio estero), nonché a partecipare a scontri fisici contro persone di colore.

Infine, “Rivelazioni non autorizzate”, in cui vi sono pubblicati filmati e immagini inneggianti al fascismo, al nazismo, all’antisemitismo e negazionisti dell’Olocausto; “Identità Europea”, in cui sono divulgati post di stampo antisemita, omofobo e razzista; e “Casa del Fascio” che divulga post apologetici del fascismo, del nazismo e contenuti antisemiti negazionisti della Shoah.

I dati dell’operazione

L’indagine è stata condotta dall’articolazione Anticrimine di Brescia del Ros, col coordinamento della Procura della Repubblica locale e in stretto coordinamento con la Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo.

La misura cautelare è stata disposta dal Gip Alessandro D’Altilia del Tribunale di Brescia; i decreti di perquisizione personale e locale sono stati disposti dal Sostituto Procuratore Caty Bressanelli.