Dulbecco, Commissario Carbone: “struttura meritevole, rispetto per le indagini”

Catanzaro Attualità
Simona Carbone

In un comunicato diramato ieri il Consigliere Pietro Molinaro, Presidente della Commissione consiliare sul fenomeno della ‘ndrangheta e della corruzione, ha sollecitato l’Azienda Dulbecco ad avviare una indagine interna per accertare quali siano state le falle nel sistema dei controlli.

Il tema è particolarmente delicato in quanto la complessità dell’organizzazione aziendale e l’eterogeneità delle prestazioni rese rappresentano ex fattore di rischio che rende le Aziende Sanitarie più facilmente permeabili a fenomeni distorsivi che mascherano il malaffare dietro l’esigenza di ricercare comunque la migliore risposta assistenziale.

I fatti che hanno interessato i reparti di oculistica dell’ex AO Pugliese-Ciaccio e dell’ex AO Mater Domini ne sono la dimostrazione. Qual è la strada da percorrere per evitare tali distorsioni? Non vi sono ricette miracolose ma solamente la costante stratificazione di meccanismi operativi che trasferiscano agli operatori sanitari la precisa volontà aziendale di costruire un sistema che pone al primo posto, ex aequo, il paziente ed il rispetto delle regole.

Il sistema dei controlli è certamente necessario ma richiede una chiara visione aziendale, percepita da tutti gli operatori, che considera il rispetto delle regole quale necessario corollario di una buona prestazione sanitaria. Questo fermo convincimento ha orientato il management attuale, tra l’altro, a riordinare profondamente il sistema di accesso alle prestazioni sanitarie introducendo, sia per le prestazioni ambulatoriali che per quelle di ricovero e chirurgiche, l’obbligatorio utilizzo del sistema informatico/informativo e operando, attraverso le Direzioni mediche dei Presidi, un controllo stringente che in passato, certamente a causa dei registri cartacei, comunque consentiti, era più difficile da attuare capillarmente.

Numerosi sono stati infatti i controlli per introdurre la standardizzazione dei processi informatizzati di prenotazione che hanno consentito di superare, con non poche difficoltà, prassi operative volte invece a differenziare il modus operandi delle UUOO in funzione delle presunte peculiarità di ciascuna.

Il processo, oramai completato, richiede adesso controlli strutturati che la Direzione Generale, senza voler vicariare quelli tipici delle Direzioni Sanitarie, porrà in essere attraverso una apposita struttura funzionale di imminente costituzione, l’Ufficio Ispettivo, con il compito di definire modelli operativi e cluster di controllo nelle aree di maggior rischio estendendola gradualmente agli altri processi/procedimenti dell’Azienda.

Non vi è dubbio, infatti, che le azioni della Magistratura non possano rappresentare la fisiologia delle attività di contrasto ai fenomeni corruttivi ma è in seno all’Azienda che devono essere approntati strumenti di controllo, sia ordinari che straordinari, con conseguente intransigenza rispetto alle distorsioni eventualmente rilevate.

In questa direzione deve essere letta la costituzione, da parte del management, di apposita Commissione d’inchiesta all’indomani dei recenti provvedimenti della Magistratura che hanno interessato gli operatori sanitari del reparto di Oculistica di Germaneto. Analogamente si procederà in relazione ai fatti che hanno portato agli arresti di venerdì scorso.

In tale logica si colloca inoltre l’indirizzo fornito da questa Direzione aziendale agli organismi interni deputati all’accertamento di responsabilità disciplinari, di valutare tali responsabilità senza sospendere il procedimento disciplinare, nelle more del procedimento penale, ove le attività di indagine della Magistratura forniscano elementi di fatto che consentono già la formazione di un convincimento sulle condotte poste in essere dai dipendenti.

Controlli strutturati e capillari e certezza delle sanzioni disciplinari rappresentano corollari oggi imprescindibili per ridare fiducia a tutti gli operatori sanitari ed alla cittadinanza. Questo è il percorso avviato e non ho dubbi che porterà i frutti attesi. Ritengo giusto però, ancor di più in questa delicata fase, esprimere un doveroso e convinto pensiero di apprezzamento per tutto il profondo impegno che tutto il personale dell’Azienda ospedaliero Universitaria Renato Dulbecco sta profondendo nella realizzazione di un progetto ambizioso e strategico per la sanità calabrese.

Parlo di quel personale tecnico e amministrativo, medico, infermieristico e di supporto, che ogni giorno, con dedizione e professionalità, contribuisce ad avviare un percorso tanto complesso quanto necessario. La direzione che guida questo processo con determinazione, affronta quotidianamente ostacoli strutturali, carenze croniche e difficoltà ambientali, spesso aggravate da una scarsa capacità, da parte del territorio, di comprendere appieno e sostenere il valore di questa trasformazione.

Eppure, nonostante tutto, questo progetto prende forma. Lo fa tra mille difficoltà, ma con una forza propulsiva che nasce dalla consapevolezza che “la Dulbecco” rappresenta non solo una grande sfida sanitaria e organizzativa, ma anche una concreta opportunità di riscatto e di crescita per l’intera comunità calabrese. Un’opportunità che merita di essere sostenuta con responsabilità e spirito costruttivo da tutte le istituzioni e da ogni cittadino consapevole del proprio ruolo.

E' quanto comunica in una nota il Commissario Straordinario Simona Carbone.