Vibo: la Gdf scopre 70 lavoratori in nero, due denunce
Sono 70 i lavoratori in nero emersi a seguito degli accertamenti espletati dalle Fiamme Gialle vibonesi e 25 le aziende sanzionate che utilizzavano manodopera irregolare (oltre l’80 per cento sul totale dei controlli effettuati), con il risultato che sono state elevate conseguenti sanzioni amministrative per circa 300 mila euro. Per tutte le aziende coinvolte è stata applicata la “maxi-sanzione” prevista fino ad un massimo di 12mila euro per ciascun lavoratore irregolare.
Questi sono, in sintesi, i risultati dell’attività di controllo, svolta dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Vibo Valentia ed espletata tramite i Reparti operativi sul territorio di responsabilità nella stagione primaverile ed in concomitanza con l’approssimarsi di quella estiva. L'operazione è tesa a prevenire gli illeciti ed a tutelare i lavoratori, anche sotto il profilo della sicurezza. Nel corso delle operazioni è stato infatti accertato come due titolari delle aziende controllate avessero violato la normativa che disciplina la sicurezza sui luoghi di lavoro; non avevano infatti dotato i propri dipendenti dei previsti dispositivi di protezione individuale. Questa grave omissione è costata loro la denuncia in stato di libertà alla competente Autorità Giudiziaria.
L'attività svolta dalle Fiamme Gialle di Vibo è stata preceduta da un capillare monitoraggio dei settori produttivi da sempre soggetti a fenomeni legati al sommerso di lavoro, quali “l’edilizia”, “l’autotrasporto”, la “ristorazione”, “l’intrattenimento turistico”, ma anche l’impiego presso “studi professionali”.