Cosenza, la statua di Giacomo Mancini sullo scalone di Palazzo de Matera

Cosenza Attualità

In una giornata carica di significati simbolici, la città di Cosenza ha celebrato il ritorno della statua di Giacomo Mancini, posata ieri sullo scalone monumentale di Palazzo de Matera, residenza storica della famiglia e luogo profondamente legato alla figura del leader socialista. Un atto di restituzione civile e culturale che segna una tappa importante nella memoria collettiva della città.

«Grazie a tutti gli uomini, alle donne, ai giovani e alle istituzioni che ci hanno sostenuto, facendo sì che questa ennesima battaglia Giacomo Mancini senior, anche se post mortem, la vincesse. Come le tante battaglie che ha combattuto e che noi oggi proseguiamo. Come quella che, con le sue parole, ci ha sempre insegnato essere una delle più importanti: quella per l’autonomia della politica dai poteri forti» – ha dichiarato Pietro Mancini, Presidente della Fondazione Giacomo Mancini, in apertura della cerimonia, sottolineando il significato profondo e attuale del gesto collettivo.

La cerimonia si è svolta ieri, venerdì il 25 luglio, una data dal forte valore storico: il giorno in cui, nel 1943, cadde il fascismo. “Il giorno più bello della sua vita”, come più volte lo aveva definito Mancini, ricordando il padre Pietro, antifascista e vittima del regime, spedito al confino prima a Nuoro e poi a Gaeta.

«Oggi è un giorno di festa – ha dichiarato Giacomo Mancini Jr., vicepresidente della Fondazione omonima e nipote dell'ex sindaco – celebriamo il ritorno del Leone tra la sua gente. Ma è anche e soprattutto la festa di una comunità che si ritrova attorno alla propria storia, abbracciando uno dei suoi figli migliori».

Alla cerimonia hanno preso parte numerosi sindaci e rappresentanti delle assemblee elettive dei Comuni del territorio, accanto a cittadini e a figure storiche della militanza socialista, testimoni della vicenda umana e politica del Leone. A rendere ancora più significativo il momento, la presenza autorevole di Monsignor Giovanni Checchinato, arcivescovo di Cosenza-Bisignano, che ha voluto onorare con la sua partecipazione una pagina importante per l’intera comunità.