Anteas Crotone: “Territori puntino a turismo amico delle persone con disabilità”

Crotone Attualità

"Le giornate di caldo eccessivo che stiamo vivendo in questi tempi complessi e confusi ci portano a constatare l’accesso al mare e derivati di tantissime persone di ogni età e condizioni di salute. La propaganda sfrenata dei vari territori per conclamare la conquista delle varie Bandiere acquisite (Bandiere Blu, Verde, Gialla, Nera, Arancione, Viola) è spesso finalizzata ad attrarre le persone nella zona dove ritrovarsi a proprio agio per trascorrere in serenità le ferie estive".

E' quanto scrive in una nota Cataldo Francesco Nigro, presidente dell'Anteas San Paolo Crotone. "Non manca - prosegue la nota - l’orgoglio degli amministratori territoriali per pubblicizzare la validità della Bandiera conquistata al fine di orientare l’arrivo dei vacanzieri nel proprio territorio".

"Un circuito ben studiato che favorisce progresso ed economia dei vari Comuni-anche se per un periodo ridotto dell’anno nel quale si moltiplicano le giuste rivendicazioni: Diritti, libertà e spazi, all’interno dei quali ottimizzare liberamente il tempo da gustare le calde giornate della stagione, salvaguardando il diritto di viaggiare e quello di scegliere il posto adatto alle personali esigenze dei singoli."

"Tale diritto universale non sempre è garantito in quanto pochissimi sono i territori in possesso della Bandiera Lilla. Simbolo di località accessibile alle persone con disabilità. Secondo gli ultimi dati statistici solo 45 Comuni su 7904 comuni italiani sono accessibili- (in Calabria solo Rocca Imperiale)".

A livello Europeo, uno studio britannico condotto dall’Università del Surrey stima che ci siano 133 milioni di turisti interessati, comprendenti le persone disabili, i malati cronici e i loro accompagnatori, che generano un introito superiore agli 80 miliardi di euro.

Questo considerevole ipotizzato aumento dovrebbe far capire l’importanza di rendere il turismo più fruibile ed inclusivo.

Occorre pertanto sviluppare questo aspetto del turismo puntando a conquistare più bandiere “Lilla” e ad edificare locali ricettivi adatti ad attrarre questa parte di clientela, purtroppo oggigiorno in sensibile aumento, fornendo servizi di qualità, assistenza mirata alla persona in difficoltà e accoglienza specifica che soddisfa ogni esigenza dei vari soggetti portatori di evidenti patologie negative.

Serve poco osannare a ripetizione industriale gli 800 chilometri di mare esistenti in Calabria quando le spiagge non sono attrezzate a soddisfare, in una visione inclusiva, ogni esigenza collettiva mentre a volte la cronaca evidenzia che risultano occupate abusivamente e gestiti con superficialità e negligenze tali da danneggiare il territorio, denigrare i suoi abitanti e offuscare le tipicità produttive di pregio".

Anteas Crotone: “Territori puntino a turismo amico delle persone con disabilità”