Tragedia sfiorata a Tropea. Esplode cabina Enel, Sigle: “Impianti troppo obsoleti”

Vibo Valentia Attualità

Ieri sera, intorno alle 22, nella centralissima Piazza Veneto di Tropea, in una serata di pieno passeggio, tra turisti e cittadini che affollavano le strade per godersi un momento di svago, si è sfiorata la tragedia.

Un contatore Enel è difatti esploso a causa di un cortocircuito sull’impianto elettrico, proiettando fiamme e detriti a pochi centimetri da persone sedute ai tavoli dei locali.

Solo per un caso fortuito l’episodio non ha causato feriti gravi, ma il panico è stato totale. Immediato l’intervento dei tecnici Enel, che hanno prontamente messo in sicurezza l’area e gestito l’emergenza con professionalità e tempestività.

Il plauso ai tecnici

“A loro va il nostro plauso e ringraziamento” affermano in una nota congiunta Filctem-Cgil, Flaei-Cisl e Uiltec-Uil Calabria sebbene non ignorino la gravità dell’accaduto e colgano l’occasione per lanciare un ennesimo, accorato allarme.

“Da anni – affermano le organizzazioni sindacali - denunciamo pubblicamente lo stato di precarietà e vetustà di molti impianti elettrici nella nostra regione. È inaccettabile che un’infrastruttura così critica venga lasciata in uno stato tale da rappresentare un pericolo concreto per l’incolumità dei cittadini”.

“Una logica miope”

“Questa situazione – proseguono - è figlia di una logica aziendale miope, che predilige i tagli, la riduzione del personale, l’aumento dei carichi di lavoro e una riorganizzazione che sta allontanando Enel dai territori. I lavoratori sono sottoposti a turni estenuanti, costretti a fare i conti con una cronica carenza di risorse e mezzi. Sono stremati, ma continuano a garantire il servizio con spirito di sacrificio e responsabilità”.

Secondo le OoSs, il tutto sarebbe peggiorato dall’introduzione di orari di lavori che amplificherebbero le difficoltà organizzative.

Un piano di investimenti

“Non si può più continuare così. Se questi sono i risultati - impianti che scoppiano e cittadini che rischiano la vita – allora abbiamo avuto pienamente ragione a contestare questa deriva organizzativo. Non si può garantire qualità del servizio e sicurezza dei cittadini scaricando tutto sulle spalle di lavoratrici e lavoratori, mentre i grandi azionisti continuano a registrare utili milionari” evidenziano ancora.

Il video dell’esplosione, che in queste ore sta circolando sui social e tra i cittadini, viene definito “impressionante” e che “lascia poco spazio all’immaginazione. Questa volta è andata bene, ma non possiamo affidarci alla fortuna.

Da qui la richiesta con urgenza che Enel metta in campo un piano straordinario di investimenti in Calabria: per la manutenzione e il rinnovo degli impianti, per rafforzare l’organico, “per restituire dignità al lavoro e sicurezza al territorio. È ora di voltare pagina”, concludono le Sigle.