Sunsetland Summer Festival: presentato il cartellone degli eventi live

Reggio Calabria Tempo Libero

Presentato nel Salone dei Lampadari di Palazzo San Giorgio, a Reggio Calabria, il cartellone di eventi live del Sunsetland Summer Festival, già annunciato durante la presentazione de “L’Estate Reggina” ma ancora privo, in quell’occasione, di un programma dettagliato.

Programma che prevede una serie di artisti che si esibiranno all'Arena dello Stretto dall'11 al 20 agosto, ogni sera a partire dalle 22 (quindi successivamente al DJ) e che prevede l’11 agosto “Gaetano Curreri (Stadio)”; il 12 agosto “Barreca-La musica che gira intorno”; il 13 agosto “Orchestra Mancina”; il 14 agosto “Modena City Ramblers”; il 15 agosto “Jeson” e “Simo”; il 16 agosto “Alberto Bertoli e i Giullari”; il 17 agosto “Tredici Pietro”; il 18 agosto “Elasi”; il 19 agosto “Chiello”. Chiudono il festival il 20 agosto i noti “Boomdabash”.

I live sono stati presentati dal direttore Paolo Camera che ha spiegato come l'obiettivo principale di questa programmazione sia di raccogliere un pubblico eterogeneo - per età e gusti musicali - puntando ad attrarre anche flussi dalla provincia e dalle vicine città siciliane.

“Sunsetland - ha spiegato ha ribadito invece l’assessore alla Programmazione Carmelo Romeo - è un progetto che si si snoda su 65 giorni e costituisce quindi un progetto su lungoperiodo che punta a far arrivare lontano le immagini delle bellezze della nostra città; creando allo stesso tempo quella vivacità e vitalità delle città europee facendo sì che i turisti si possano soffermare ad ammirare il tramonto. All'interno di questa strategia ci sono i festival che stiamo presentando”.

Il sindaco Giuseppe Falcomatà ha ricordato che anche questo festival rientra nell’ambito della programmazione di “Reggio Capitale Italiana della Cultura”: il progetto “Reggio Cuore del Mediterraneo”.

“L’amministrazione - ha dichiarato il primo cittadino- sta portando avanti esattamente quel programma con il quale ci si è presentati al Ministero della Cultura per l’audizione. Lo avevamo detto in quella sede e lo abbiamo ribadito anche nei giorni successivi alla proclamazione di Pordenone: il progetto sarebbe andato avanti comunque perché le risorse erano già state programmate. Questo evento dimostra che le risorse c’erano concretamente ma, soprattutto, dimostra che questo è un ulteriore tassello di un percorso condiviso, non un’idea nata nelle segrete stanze o calata dall’alto”.