Da Italia Viva piena solidarietà ai lavoratori e alle lavoratrici di Konecta Crotone

Crotone Politica
Mario Galea

Italia Viva esprime piena solidarietà ai lavoratori e alle lavoratrici di Konecta Crotone, che questa mattina mattina, alle ore 10.30, hanno manifestato davanti alla sede della Provincia "per denunciare una situazione sempre più grave, che coinvolge dignità, diritti e futuro occupazionale.

La situazione che si è creata attorno al progetto di digitalizzazione delle cartelle sanitarie – finanziato con ben 20 milioni di euro di fondi pubblici – è diventata simbolo di una gestione opaca, inefficiente e socialmente inaccettabile. Un progetto nato con finalità di modernizzazione e digitalizzazione si sta trasformando in una crisi strutturale, organizzativa e soprattutto umana". A dichiararlo il segretario cittadino di Crotone, Mario Galea.

"Oltre alle numerose criticità già denunciate - prosegue la nota - come l’assenza di un modello organizzativo, la gestione confusa delle cartelle sanitarie, la chiusura dell’azienda da cinque giorni, e le condizioni lavorative inadeguate – emerge un elemento ancora più allarmante: l’utilizzo di risorse pubbliche per incentivare i lavoratori ad abbandonare volontariamente l’azienda.

Questa scelta non solo rappresenta un tradimento del mandato pubblico, ma costituisce una grave forma di deresponsabilizzazione da parte dell’azienda e delle istituzioni coinvolte. I fondi pubblici destinati a creare occupazione e sviluppo vengono, paradossalmente, usati per ridurre l’occupazione e spingere le persone fuori dal mercato del lavoro. Un cortocircuito che non può essere giustificato, né accettato.

A tutto ciò si aggiungono turni massacranti, orari discontinui, comunicazioni dell’ultimo minuto, e ambienti di lavoro non idonei dal punto di vista della sicurezza, della salubrità e della dignità. I lavoratori si trovano in un contesto di precarietà crescente, privati di tutele e certezze, senza interlocutori né risposte concrete.

Nonostante la formale richiesta presentata in data 24 luglio 2025 dal Segretario provinciale della Confial di Crotone, finalizzata a ottenere un incontro urgente con l’azienda e la Regione Calabria, e nonostante l’ulteriore sollecitazione giunta solo oggi dalle sigle sindacali Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil, a tutt’oggi non è pervenuto alcun riscontro.

Italia Viva chiede con forza l’apertura immediata di un tavolo istituzionale che veda coinvolti tutti gli attori in causa: azienda, Regione Calabria, Comune, Provincia, rappresentanze sindacali e parlamentari del territorio. È necessario ristabilire trasparenza sull’uso dei fondi pubblici, garantire il ripristino delle attività produttive, tutelare i posti di lavoro e fermare ogni forma di liquidazione mascherata da incentivo.

Domani saremo al fianco dei lavoratori per chiedere rispetto, dignità e futuro. Non permetteremo che in Calabria si costruiscano progetti pubblici sul sacrificio dei lavoratori. L’innovazione non può essere una copertura per licenziamenti incentivati. I soldi dei cittadini non possono finanziare l’abbandono del lavoro".