Ponte sullo Stretto, le reazioni all’approvazione del progetto definitivo
A pochi minuti dall'annuncio dell'approvazione del progetto definitivo del Ponte sullo Stretto (LEGGI), si sussseguono le note e le reazioni del mondo politico e dell'associazionismo, tra favorevoli e contrari. Le prime reazioni, a caldo, sono state pronunciate dalla premier Giorgia Meloni e dallo stesso ministro Matteo Salvini, entrambi presenti alla riunione-
"Si tratta, è quasi superfluo dirlo, di un’opera strategica per lo sviluppo di tutta la Nazione, frutto di un lungo processo progettuale e normativo - i primi progetti risalgono alla fine degli anni Sessanta - che questo governo ha scelto di riavviare ufficialmente nel 2023, dopo la sospensione decisa dal governo Monti nel 2012" ha infatti ricordato la premier. "Non è un’opera facile ma lo riteniamo un investimento sul presente e sul futuro dell’Italia, e ci piacciono le sfide difficili quando sono sensate".
"Se si parte come si sta partendo, l’obiettivo dell’attraversamento del Ponte sullo Stretto tra il 2032 e il 2033 è quello che i tecnici prevedono" rimarca invece il vicepremier, ricordando "che è anche il periodo temporale in cui il primo treno unirà Torino e Lione, il primo treno unirà Fortezza e Innsbruck, e i romani potranno coprire la distanza della metro C. Diciamo che per chi crede alla cabala il 20 e il 32 possono essere due numeri sfidanti".
FERRANTE (MIT): SI REALIZZA IL SOGNO DI BERLUSCONI
“L’approvazione del progetto definitivo del Ponte sullo Stretto da parte del Cipess segna un traguardo epocale, che apre un nuovo capitolo per lo sviluppo dei territori e dell’Italia. Siamo ad un punto" secondo il sottosegretario di Stato al Mit Tullio Ferrante, che prosegue affermando che così "si realizza il sogno del nostro Presidente Silvio Berlusconi che per primo ha creduto nel collegamento stabile tra Calabria e Sicilia come volano per la competitività, per la crescita, per il futuro del nostro Paese”.
Lo stesso sostiene che il ponte "rivoluzionerà i collegamenti nel Mezzogiorno" essendo "un'infrastruttura strategica per il completamento delle reti transeuropee di trasporto". "Mostreremo al mondo cosa può fare l’Italia quando mette in campo le sue migliori energie e, quando sarà realizzato, anche i suoi detrattori dovranno ricredersi".
FURGIUELE (LEGA): GIORNATA STORICA
Parla invece di un "giro di boa" il deputato leghista Domenico Furgiuele, che sostiene: "Il collegamento stabile tra Calabria e Sicilia rappresenta un volano di crescita per entrambe le regioni, sia in termini di indotto e occupazione che di sviluppo della restante rete infrastrutturale connessa al Ponte stesso".
MANCUSO (LEGA): FATTO DI STRAORDINARIA IMPORTANZA
Rappresenta invece un "piano che nella sua complessità mobilita investimenti cospicui, restituendo al Mezzogiorno il ruolo strategico che merita nel Mediterraneo" per il commisario calabrese della Lega, Filippo Mancuso, che annuncia anche un evento (il prossimo 7 agosto a Villa San Giovanni) dove verrà presentato ufficialmente il progetto.
COMITATO NO PONTE: LA MANGIATOIA PUO' CONTINUARE
Pareri opposti invece dal Comitato No Ponte, che parla di "ennesima porcata di Stato" poichè "si apre ulteriormente la mangiatoia: una pioggia di soldi pubblici per i soliti noti, a partire dal miliardo e mezzo di penale da pagare a Eurolink in caso di stop. Una truffa annunciata, segnalata perfino dagli organismi di vigilanza, che però il Governo ha ignorato senza il minimo imbarazzo. Il garbo istituzionale non appartiene a chi usa le istituzioni per saccheggiare i territori".
CGIL: SCELTA SBAGLIATA CHE PENALIZZA IL SUD
"Preoccupa e rammarica l’approccio più elettorale che politico e responsabile nella gestione di ingenti risorse pubbliche, particolarmente grave in un momento in cui emergono con chiarezza le difficoltà di trovare risorse future per l’economia infrastrutturale del Paese. Come Cgil continueremo, da un lato, a rivendicare il rispetto delle norme e delle regole per la realizzazione delle grandi opere, e, dall’altro, rafforzeranno il nostro impegno nel monitorare l’avanzamento dei progetti infrastrutturali nel Mezzogiorno, coinvolgendo lavoratori e cittadini, per favorire la realizzazione delle opere già programmate e avviate, nel rispetto del lavoro e della legalità. E per illustrare le nostre posizioni contro la realizzazione del ponte, l’11 settembre prossimo saremo auditi dalla Commissione Europea a Bruxelles”.
Notizia in aggiornamento