Coordinamento Bruno Arcuri: acqua patrimonio dell’umanità

Catanzaro Attualità

“E’ proprio vero! Avevamo assolutamente ragione dicendo che “si scrive acqua e si legge democrazia!” Attraverso il referendum, strumento di partecipazione democratica e popolare diretta, anche in Calabria più del 50% dei cittadini ha partecipato alla consultazione, dicendo a stragrande maggioranza No alla privatizzazione dell’acqua e No al Nucleare! - È quanto si legge in una nota stampa del Coordinamento Calabrese Acqua Pubblica “Bruno Arcuri” - E’ stato un processo che, attraverso il lavoro dei comitati e di alcune organizzazioni sociali e sindacali, ha coinvolto trasversalmente gran parte dei cittadini calabresi.

Nella nostra regione, nonostante la radicata diffidenza verso tutto ciò che riconduce allo Stato e alle istituzioni, di cui è colpevole principalmente una classe politica trasversalmente inadeguata; nonostante il contesto sociale, con una popolazione formata da molti residenti sulla carta (non avete idea di quanti nostri universitari hanno votato in altre regioni facendosi nominare rappresentanti di lista) o anziani che sono difficilmente raggiungibili; nonostante i poteri forti che ci hanno remato costantemente contro in questa campagna referendaria; nonostante la Sorical, azienda finanziata con le nostre bollette che ha realizzato manifesti inneggianti ai fasulli benefici delle imprese miste; nonostante un servizio carente di informazione che ha costantemente adottato un profilo basso tanto da ignorare anche la bella e grande manifestazione svoltasi a Cosenza con Alex Zanotelli; nonostante tutto ciò, i cittadini calabresi hanno raggiunto una vittoria eccezionale!

Con alcuni incredibili risultati ottenuti nella Presila cosentina, tra cui il comune di Serra Pedace con l’affluenza del 77,22% degli elettori, di certo il primo comune italiano, ed il 66,66% di Carlopoli, comune dell’indimenticato sindaco Bruno Arcuri cui è dedicato il nostro coordinamento calabrese. Questa vittoria è solo il primo passo: inizia una nuova pagina per la nostra democrazia. I tanti comitati che hanno condotto questa meravigliosa battaglia continueranno a promuovere la partecipazione sui territori, vigilando sul rispetto dell’esito referendario e sulla tutela della nostra terra. Anche le donne e gli uomini di questa regione hanno detto con meravigliosa chiarezza che un altro mondo è possibile, che la gestione dell'acqua dev'essere ripubblicizzata, che i beni comuni devono essere difesi, che un'altra democrazia è necessaria. Da oggi niente sarà più come prima.

Con questo straordinario voto, per la prima volta dopo due decenni, il popolo italiano ha sonoramente sconfitto le politiche liberiste e l'idea che l'intera vita delle persone debba essere assoggettata al mercato, indicando anche quali dovranno essere i prossimi passi. Dall'abrogazione dei profitti sull'acqua, all’immediata riduzione delle tariffe pagate dai cittadini, sino alla convocazione di assemblee territoriali che definiscano tempi e modi della ripubblicizzazione del servizio idrico in ogni territorio. A partire dalla Sorical che deve ritornare interamente in mano pubblica con una gestione diretta e partecipata dei cittadini calabresi. La nostra è stata una straordinaria traversata per l'acqua e la democrazia. E' il tempo della festa. In tutte le piazze. Con tutte le donne e gli uomini che ci hanno creduto. Ora possiamo guardare al futuro con nuova fiducia”.