Acqua pubblica: coordinamento “Bruno Arcuri”, resta la battaglia
Il Governo italiano, sconfessandosi sulle magnifiche sorti e progressive dell’Italia nuclearizzata, compie forse l’atto più sensato da quando è in carica. – lo scrive in una nota l’Ufficio stampa del Coordinamento Calabrese Acqua Pubblica “Bruno Arcuri” - Al contempo, però, mostra anche un’ulteriore prova di approssimazione ed assoluta incapacità di programmazione su tematiche fondamentali per il nostro futuro (energia, sviluppo, ambiente ecc.) e, soprattutto, svela il grande timore che l’onda emotiva seguita alla tragedia di Fukushima possa trascinare al quorum anche i referendum sull’acqua pubblica e sul legittimo impedimento.
Ancora una volta, però, - continua la nota - questo governo dalla vista corta sbaglia i suoi calcoli. Il movimento per l’Acqua Bene Comune è ormai talmente radicato e diffuso sul territorio che neanche il più trito giochetto politico, neanche la più vigorosa delle retromarce sarà in grado di impedire il raggiungimento del quorum. Perché votare SI ai referendum sull’acqua del 12 e 13 giugno vuol dire – conclude il coordinamento - iniziare a riappropriarsi dei beni comuni, che appartengono a tutti e su cui nessuno può trarre profitto. Gli italiani ormai lo sanno bene: si scrive acqua, si legge democrazia!