“Crotone non può ingoiare i propri veleni”: il Tar dà ragione alle associazioni
Una sentenza che fa storia e che parla chiaro: “Crotone non può diventare il ricettore finale dei propri veleni”. Con queste parole il Tar Calabria ha accolto, con la decisione n. 1630/2024, gran parte del ricorso promosso da Wwf, Arci e Movimento Ambiente e Salute.
Il tribunale ha smontato punto per punto il decreto ministeriale e l’ordinanza del Commissario straordinario che autorizzavano lo “stralcio” del piano di bonifica.
Atti definiti contraddittori, illogici e carenti di istruttoria sulle destinazioni dei rifiuti. Persino l’obbligo imposto a Regione e Sovreco di accogliere i materiali è stato bollato come illegittimo.
Per gli ambientalisti si tratta di una vittoria frutto di impegno diretto e spese proprie, ma soprattutto di un messaggio chiaro: "la bonifica deve essere vera, sicura e condivisa con le comunità locali". “Questa è una battaglia di tutti – sottolineano – perché qui si gioca il futuro del territorio e la salute dei cittadini”.