Conoscere la Calabria pre-cristiana: la racconta ai giovani un libro-messaggio
Un nuovo libro, “Civiltà italica e della Magna Grecia”, emerge come un potente messaggio per tutti gli italiani, in particolare per i calabresi.
Dedicato formalmente al Ministro dell'Istruzione, Giuseppe Valditara, quest'opera, fresca di stampa, e a cura di Giuseppe Nisticò (ex Presidente Regione Calabria) e Salvatore Mongiardo (filosofo), mira a colmare una lacuna storica, portando alla luce il ruolo cruciale della Calabria nella storia antica. Spesso ignorata dagli storici, la regione ha visto la nascita e lo sviluppo di civiltà che hanno gettato le basi per il mondo moderno.
Un manuale per riscoprire l'Italia
Edito da MediaBooks.it, il manuale si presenta come una lettura accessibile di 120 pagine, arricchita da 43 illustrazioni, tra cui 8 cartine geografiche.
Gli autori intendono dimostrare come la piccola e montuosa Calabria (circa 15.000 kmq) abbia trasmesso valori e civiltà imprescindibili al mondo intero già in epoca precristiana. Prima di essere conquistata e devastata dai Romani nel secondo secolo a.C., la regione ha vissuto due periodi fondamentali: la Calabria Prima Italia (dal 1500 a.C. circa al IX secolo a.C.) con Re Italo, e la Calabria Magna Grecia (dall'VIII al II secolo a.C.).
Un nome e un destino
La storia della Calabria è intrinsecamente legata all'origine del nome stesso di “Italia”. Nata in questa regione 3.500 anni fa, l'appellativo fu successivamente esteso fino alle Alpi e alle tre isole maggiori di Sicilia, Sardegna e Corsica dagli imperatori romani Ottaviano Augusto e Diocleziano.
Il libro sottolinea che non si può comprendere il mondo attuale senza conoscere la storia calabrese. A riprova di ciò, viene citata la docente americana Gertrude Slaughter che già nel 1939 scrisse il volume "Calabria the first Italy", ora disponibile in una traduzione italiana curata da Sara Cervadoro grazie all'associazione culturale "Calabria Prima Italia 1982" di Badolato Marina (CZ) e all'editore Meligrana.
Valori e invenzioni millenari
Il volume è particolarmente indicato per giovani, famiglie, scuole, associazioni e biblioteche, fungendo da strumento per la trasmissione di una storia essenziale, non solo calabrese, ma nazionale.
L'opera evidenzia come il progresso moderno sia inimmaginabile senza le invenzioni scientifiche, la filosofia, le leggi e le imprese sociali che hanno avuto luogo in Calabria per 15 secoli. Basti pensare a personaggi come il filosofo e matematico Pitagora, i cui studi furono fondamentali per la comprensione della sfericità della Terra, aprendo la strada a esploratori come Cristoforo Colombo.
Le eccellenze dell'antica Calabria spaziavano dalla medicina allo sport, dalla dignità della donna alla legislazione sui diritti dell'uomo. Un esempio lampante è l'abolizione della schiavitù a Locri, avvenuta 600 anni prima delle predicazioni di Gesù Cristo e ben 2600 anni prima di nazioni come Stati Uniti d'America e Russia.
Un orgoglio ritrovato
"Civiltà italica e della Magna Grecia" non è solo un manuale storico, ma un'opera dal grande valore sociale ed etico. Contribuisce a elevare il senso di autostima e orgoglio nei calabresi e negli italiani, incoraggiandoli a migliorare i livelli della civiltà attuale, nonostante le difficoltà storiche. L'opera può essere di grande utilità in particolare per i nostri emigrati.
Conoscere di provenire da una terra che ha anticipato la civiltà occidentale può aiutarli a confrontarsi con maggiore dignità e orgoglio con altri popoli, anche i più progrediti.
Come ha scritto Gertrude Slaughter, "L'anima della Magna Grecia ha continuato a vivere attraverso i secoli, e vive ancora nella Calabria di oggi, e in tutti coloro che dalla Calabria sono andati nel mondo".