Prossima italia Pd. Vibo e il caso Calabria all’attenzione della prossima direzione nazionale del partito
«Avviare un percorso politico all’insegna della partecipazione, dell’innovazione e del rinnovamento in grado di coinvolgere, in maniera attiva, i tanti cittadini - soprattutto di estrazione democratica, riformista e progressista - profondamente delusi da una gestione commissariale del Pd in provincia di Vibo Valentia, che si è rivelata inadeguata a unire e, quindi, a sprigionare le tante energie presenti nei democrat vibonesi». Questo l’invito che il Coordinamento provinciale di Prossima Italia vibonese rivolge al variegato mondo democratico vibonese «affinché il vento del cambiamento che finalmente sta spirando in altre parti del Paese investa anche il nostro territorio».
«Le recenti elezioni amministrative, se si esclude la conferma di Filadelfia (roccaforte del presidente della Provincia Francesco De Nisi) - affermano dal coordinamento - e la vittoria conseguita a Gerocarne, grazie allo spontaneo senso di responsabilità unitaria da parte di alcuni dirigenti locali del Pd - sono state per il Partito democratico una vera e propria debacle. Le disfatte elettorali di Serra San Bruno, Ricadi, S. Onofrio, Ioppolo e Limbadi, hanno certificato, infatti, la bocciatura, da parte dei cittadini, di una gestione partitica perpetrata, secondo vecchie logiche politiche, da pochi intimi, che, anziché aprirsi, si sono chiusi a riccio e hanno soffocato un percorso di cambiamento che lo stesso commissario regionale e i vertici nazionali del partito avevano auspicato».
«Occorre, pertanto, oggi più che mai, cambiare rotta e costruire un partito che presti realmente ascolto e dialoghi costruttivamente con i cittadini, i quali hanno dimostrato – continuano dal coordinamento provinciale - soprattutto con la straordinaria mobilitazione referendaria, grande maturità e sensibilità politica. Il Pd deve cogliere questa voglia di cambiamento e divenire, finalmente, il partito della partecipazione, dell’innovazione, della discussione democratica, della condivisione delle idee, delle regole certe e da rispettare. Un’organizzazione dinamica e moderna che sappia utilizzare al meglio la rete, i social network e le nuove tecnologie. Un partito inclusivo che proponga un abbraccio generazionale e valorizzi giovani e meno giovani. Che sia radicato sul territorio e sappia, quindi, adeguatamente ascoltare, per poi coinvolgere nelle proprie iniziative di buon governo, iscritti, elettori e semplici cittadini. Un Pd propositivo, dunque, in grado di essere il cuore pulsante, insieme a SeL, Italia dei Valori, Prc, Pdci e Verdi di uno schieramento che aggreghi tutte le migliori espressioni democratiche, riformiste, cattoliche e progressiste vibonesi».
«Rimaniamo, dunque, sconcertati davanti ad un gruppo dirigente vibonese del Pd che - rispetto ad una sconfitta elettorale alle amministrative così eclatante, che lo doveva indurre a dimettersi e a promuovere, per il bene del partito, un riflessione seria, aperta e di ampio respiro politico e culturale - continua ad andare avanti in maniera spregiudicata e irresponsabile, come se nulla fosse accaduto. Così come ci preoccupa la leggerezza politica e la sottovalutazione dei malumori che c’è stata, nei confronti di diversi esponenti del Pd che, alla Provincia, in disaccordo con la condotta del partito hanno lasciato la maggioranza consiliare che sostiene il presidente De Nisi. Alla luce di questa situazione politica auspichiamo, dunque, il superamento dell’attuale gestione commissariale. Chiediamo la riapertura del tesseramento che, come denunciato da diversi dirigenti e iscritti, è stato gestito da pochi intimi, quasi di nascosto e spesso in maniera poco trasparente. Invitiamo, quindi, per favorire una reale partecipazione collettiva alla vita del partito a ricorrere alle primarie per la scelta dei gruppi dirigenti politici e dei propri rappresentanti istituzionali».
«Noi ci crediamo ancora nel Partito democratico e lotteremo responsabilmente con tutte le nostre forze per portarlo su un percorso di reale cambiamento e farlo, quindi, divenire, punto di riferimento dei cittadini vibonesi e forza strategica per lo sviluppo e la crescita della nostra provincia». Il coordinamento provinciale di Vibo Valentia fa presente, infine, che è stato inviato un documento politico, contenente le questioni poste sinteticamente nel presente comunicato, all’on.le Pippo Civati che, condividendole le riporterà all’attenzione della prossima Direzione nazionale del Partito democratico all’interno della discussione del caso Calabria.