Locri: Dipendenti in stato di agitazione

Reggio Calabria Attualità

I sindacati di settore, Cgil, Fit Cisl e Uil Trasporti hanno decretato lo stato di agitazione dei dipendenti di Locride Ambiente Spa la societa' mista (pubblico - privato) che gestisce il servizio di raccolta rsu in molti comuni della Locride. A base della vertenza il mancato pagamento degli stipendi del mese di maggio. I responsabili delle organizzazioni sindacali sono stati convocati dall'amministratore delegato di Locride Ambiente, Andrea Falvo il quale li ha informati che "esiste una grave situazione all'interno dell'azienda tanto da non poter garantire il pagamento degli stipendi di maggio ai dipendenti. Come sindacat8 - si legge in una nota a firma da Scarfo', Larizza e Rizzo (responsabili delle tre sigle sindacali) - abbiamo manifestato le gravi difficolta' in cui versano i lavoratori e le loro famiglie, che sono in maggioranza monoreddito e fanno notevoli sacrifici a tirare avanti. Siamo comunque consapevoli che le cause delle attuali difficolta' finanziarie della Societa', sono da attribuire soprattutto alla mancata riscossione delle fatture pregresse dei servizi espletati nei 42 comuni della fascia ionica reggina". "Molti comuni, ad oggi, sono debitori nei confronti di Locride Ambiente di cifre consistenti". Secondo i dati forniti da Locride Ambiente Spa , Locri deve 1.157.715 euro, Siderno deve 1.667,968, euro, Monasterace deve 414.646 euro ecc.. Nella nota viene, quindi aggiunto "riteniamo che l'Azienda ha il dovere di trovare le soluzioni idonee a costituire la liquidita' necessaria per il pagamento con regolarita' delle spettanze presenti e future ai lavoratori, che con i loro sacrifici e la loro professionalita' costituiscono la risorsa fondamentale per il servizio raccolta rifiuti, Un servizio che e' di primaria importanza non solo per gli aspetti legati all'igiene e alla salute pubblica, ma soprattutto per un progetto di valorizzazione del territorio e delle sue potenzialita'. Un territorio unico e di inestimabile valore, basti pensare alle spiagge, al mare cristallino, alla cultura, all'entroterra ricco di tipicita' eno-gastronomiche, paesaggistiche ecc. Riteniamo non sia piu' rinviabile aprire un confronto con le Amministrazioni locali e la societa' mista, per poter programmare il futuro di questo settore a vantaggio del territorio e dei cittadini, considerando sicuramente i fattori economici,le legislazione vigente e con l'obiettivo comune di preservare i livelli occupazionali attuali e la salvaguardia del reddito dei lavoratori che vanno retribuiti e tutelati come previsto dal contratto di settore". In conclusione i sindacati "proclamano lo stato di agitazione con formale apertura delle procedure di raffreddamento come previsto dalla legge vigente e in mancanza di risposte saranno costrette ad indire una prima azione di scioperao che causera' sicuramente notevoli disagi alla comunita'. Ci scusiamo con i cittadini sin da ora - conclude la nota sindacale - ma sicuramente comprenderanno il disagio dei lavoratori".