Porto Gioia Tauro, Censore: Regione chieda a governo impegni seri
''Il tempo delle parole finito''. E' quanto afferma il Consigliere Regionale del Pd Bruno Censore, alla vigilia di una seduta di Consiglio Regionale convocato per discutere, tra le altre cose, del Porto di Gioia Tauro. ''Se veramente la Regione - aggiunge - considera il Porto di Gioia Tauro un elemento strategico su cui basare l'economia dell'intera Calabria, se davvero la Regione intende preservare un elemento vitale per la nostra terra, la cui rilevanza che va anche oltre la portata occupazionale, bene che la Giunta regionale avvii al più presto iniziative coscienziose, tangibili e autorevoli affinché il Governo nazionale passi finalmente dalle parole ai fatti, e conceda le necessarie attenzioni per lo scalo gioiese, il cui ridimensionamento avrà effetti devastanti sul sistema economico e anche sociale della nostra regione''. ''Ritardi e negligenze - prosegue Censore - non sono più ammessi. Dobbiamo evitare che in Consiglio Regionale si consumi l'ennesima, lunga e inefficace discussione. Bisogna, piuttosto, individuare le linee di intervento e, soprattutto, trovare il coraggio e la forza di esortare il Governo centrale a rivedere le politiche portuali che penalizzano, manco a dirlo, il Mezzogiorno e la Calabria. In Consiglio Regionale, la Giunta domani troverà un'opposizione responsabile, disposta e determinata a fare giudiziosamente la sua parte. Ma, con altrettanta responsabilità e onestà intellettuale, il Presidente Giuseppe Scopelliti, la sua Giunta e l'intera maggioranza consiliare hanno l'obbligo, dinanzi ai calabresi, di riconoscere tutto il disinteresse che il Governo Berlusconi ha dimostrato sul Porto di Gioia Tauro''. Censore ricorda inoltre che è noto a tutti l'impegno dispiegato dal professor Romano Prodi per lo scalo gioiese. La stessa cosa, purtroppo, non può dirsi per l'attuale Governo. Prova ne è il Piano Nazionale della Logistica 2011-2020, ossia il Piano che indica le linee strategiche della politica portuale del Paese che continua a guardare prevalentemente al Nord, abbandonando il Sud. Ebbene, come coscienziosamente ha riconosciuto anche qualche esponente della maggioranza consiliare, nel Piano Nazionale della Logistica il Porto di Gioia Tauro assume un ruolo del tutto secondario rispetto ad altre piattaforme del Nord''. ''Quindi, la Giunta - conclude - e l'intero Consiglio Regionale della Calabria devono chiedere un segnale preciso al Governo nazionale''.