Il candidato alle regionali Callipo risponde così al Presidente Loiero: “L'offerta che mi fa l'on. Loiero di far parte della sua squadra è dentro la stessa logica: o con me o la finestra. Ma la strada che abbiamo deciso di percorrere è un'altra: rinnovare la politica, la classe dirigente, dare speranza e fiducia ai calabresi. L'on. Loiero fa bene a metterli tutti nel sacco, i suoi competitor locali e i grandi politici romani, è abile ed è il più bravo nel suo mestiere. Ma se tutti hanno una ragione per turarsi il naso, io non ne ho alcuna. E lo dico senza alcun intento polemico. Io preferisco chiedere ai calabresi cosa vogliono fare. La mia battaglia è fatta per loro e per me: tenersi questa Regione oppure provare a far vedere una novità straordinaria all'Italia. Perché nonostante tutti i calcoli, i retroscena, gli accordi e le proiezioni alla fine chi deve decidere chi governerà la Calabria dal 2010 al 2015 sono i calabresi con il loro libero voto il 28 e 29 marzo. L'on. Loiero mi chiede, e lo ringrazio, di fare il suo vicepresidente, ma io credo che è impossibile mettere assieme un politico con le sue caratteristiche con un imprenditore come me. Io e il blocco sociale che mi sostiene, alternativo a quello assistenziale-clientelare, ci opponiamo con decisione. E perciò andiamo avanti sicuri che vinceremo. Sono convinto, e lo dico a tutti coloro che avvertono l'insofferenza per la disistima del Paese nei confronti della Calabria, che per riscattarci dobbiamo mettere al centro del nostro impegno la legalità e la buona amministrazione. Fare come Ponzio Pilato non è un reato. Ciò che chiediamo, però, è che sia risparmiata alla Calabria la beffa. Che le primarie del Pd calabrese siano state una festa per democrazia può dirlo solo chi non stima l'intelligenza dei calabresi. E non ci dicano che in Calabria l'on. Loiero è uguale a Nichi Vendola, magari fosse cosi!”