Elezioni. È il giorno del silenzio, domani urne aperte: ecco come (e per chi) si vota in Calabria
È il giorno del silenzio. Megafoni spenti e candidati in “quiete” per consentire agli elettori calabresi 24 ore di riflessione, così da poter decidere in tutta tranquillità - senza ansie da battage pubblicitari o annunci roboanti - chi dovrà amministrare la Regione nei prossimi e lunghi 5 anni.
Una campagna elettorale, quella che ormai ci si lascia alle spalle, breve, smorta, lontana dagli effettivi bisogni e prospettive della gente comune.
Pochi gli accenni programmatici sui grandi “temi” di una regione difficile, allo strenuo, stretta nella morsa della mala gestione, quando anche dell’imperversante illegalità o della pervasività della ‘ndrangheta, dell’affarismo o del clientelismo.
Una campagna, ancora, lontana dall’affrontare anche e soprattutto le questioni morali di una classe politica - soprattutto quella oramai “consolidata” - sfacciata a tal punto da accettare e sottacere ad improvvidi “campi di casacca”, a “spaccature” e “divisioni” comodamente tamponate col labile principio della “convenienza”.
Una campagna “segnata”, poi, dalle presenze incalzanti di leader e rappresentanti nazionali in genere (QUI), aggrovigliati a loro volta nel turbine di interessi esclusivamente nazionali piuttosto che da confronti serrati e esplicativi su questioni e “affari” prettamente locali, che avrebbero dovuto invece caratterizzare la battaglia tra i principali attori dell’agone politico regionale.
Dietro a tutto ciò, infine, lo spettro (sempre meno invisibile) di un disinteresse collettivo, delle incertezze di un elettorato “stanco” che potrebbe far quadrato intorno a quello che potrebbe risultare, a fine consultazione, il maggior partito attivo calabrese: il partito dell’astensionismo.
Ma tant’è: domani, dunque (e finalmente), si va al voto. Urne aperte domenica 26 gennaio per l’elezione del nuovo governatore e dei relativi Consiglieri, tra alcuni volti nuovi (pochi) e vecchie conoscenze (molte) (QUI LE LISTE).
I calabresi potranno recarsi ai seggi dalle 7 alle 23 per scegliere, in particolare, tra i quattro candidati alla poltrona di presidente della Giunta per il prossimo quinquennio legislatura.
Nella nostra regione la sfida è quattro: Francesco Aiello, che si presenta appoggiato dalla lista del Movimento 5 Stelle e di Calabria Civica; Pippo Callipo, per il centrosinistra, sostenuto da Io Resto in Calabria, Partito Democratico e Democratici e Progressisti; Jole Santelli, per il centrodestra, appoggiata da Jole Santelli Presidente, Forza Italia, Casa delle Libertà, Lega, Fratelli d’Italia e UdC; e Carlo Tansi con le liste Tesoro Calabria, Calabria Libera e Calabria Pulita.
LA LEGGE ELETTORALE
In base alla legge elettorale calabrese (LEGGI QUI) - approvata a settembre 2014 - si vota con il sistema proporzionale. Due le soglie di sbarramento che si dovrà superare per un posto a Palazzo Campanella: una lista circoscrizionale, anche se collegata a una lista regionale che supera l’8%, deve superare almeno il 4% a livello regionale per poter eleggere propri rappresentanti.
La legge prevede poi l’elezione diretta del presidente e senza ballottaggio: il candidato che riuscirà a ottenere anche un solo voto in più rispetto ai suoi avversari sarà il vincitore.
In Consiglio verranno così eletti 30 rappresentanti: 24 quelli che saranno ripartiti in maniera proporzionale nelle tre circoscrizioni (Nord, Cosenza; Centro, Catanzaro-Crotone-Vibo Valentia; Sud, Reggio Calabria); 6 verranno assegnati alle liste che appoggiano il candidato vincitore (ma se queste, in totale, superassero il 50% il premio di maggioranza si dimezzerà a 3 seggi).
COME SI VOTA
Gli elettori, una volta nelle urne, avranno davanti una scheda unica su cui, cioè, compariranno i candidati alla presidenza e le liste regionali, ognuna delle quali è ovviamente collegata ad un candidato governatore.
Per votare ci si deve presentare nel proprio seggio muniti di tessera elettorale e di un documento di riconoscimento in corso di validità e in buono stato, tale da permettere l’identificazione della persona. Chi non avesse la tessera elettorale o l’abbia smarrita può richiederla all’ufficio elettorale del Comune di residenza.
L’elettore può votare:
- solo per un candidato alla carica di presidente tracciando un segno sul nome e in tal caso il voto si intende espresso a favore della lista o della coalizione ad esso collegata;
- per un singolo candidato alla carica di presidente e anche per una delle liste ad esso collegate, tracciando un segno sul nome e un altro sulla lista preferita;
- solo per una lista e in tal caso il voto si intende espresso anche a favore del candidato presidente ad essa collegata.
Non è ammesso il voto disgiunto e l’elettore può esprimere un solo voto di preferenza per un candidato a Consigliere Regionale scrivendo il cognome dello stesso o, in caso di omonimia, il nome e cognome.
I CANDIDATI
FRANCESCO AIELLO
È nato a Settimo Torinese (Torino) l’11 ottobre 1965. Laureato in Scienze economiche e sociali all’Università della Calabria con una tesi sul “Protezionismo agricolo comunitario e politiche di preferenza tariffaria. Un'analisi della I e della II Convenzione di Lomé”
È professore ordinario di Politica economica alla stessa Unical. Nel 2015 “OpenCalabria”, una piattaforma web che si occupa di temi economici e politici per lo sviluppo della Regione.
Aiello è stato indicato come candidato dai parlamentari calabresi del Movimento Cinque Stelle ottenendo l’ok sulla piattaforma Rousseau con il 53,1% di Sì, pari a 1.150 voti. .
Il 26 gennaio prossimo, Aiello sarà sostenuto, oltre che dai 5 Stelle, dalla lista Calabria Civica.
È nato a Pizzo Calabro, nel vibonese, il 22 giugno del 1946. Imprenditore, a capo della Callipo Group, che controlla lo storico marchio “Giacinto Callipo Conserve Alimentari SpA”, impegnato nella produzione e commercializzazione di tonno e altri prodotti ittici, allargandosi nel tempo anche al settore della produzione di gelato, e allo sport, in particolare con la Volley-Callipo che, partita dalla C2, è arrivata alla massima divisione. Ha interessi economici anche nel settore alberghiero, con la proprietà di un resort a Maierato.
Dal 2001 al 2006 è stato presidente di Confindustria Calabria. Nel 2005 viene nominato Cavaliere del Lavoro nel 2005. Alle regionali del 2010 si candidò alla presidenza della Calabria con la sua lista “Io resto in Calabria” a capo di un raggruppamento di liste civiche e con il sostegno di Italia dei Valori e della lista Pannella-Bonino, ottenendo circa il 10% delle preferenze (circa 100 mila voti).
È nata a Cosenza il 28 dicembre 1968. Laureata in giurisprudenza con la specializzazione in diritto e procedura penale all’Università di Roma La Sapienza. Dopo avere iniziato la pratica forense con Tina Lagostena Bassi, ha lavorato anche nello studio di Cesare Previti.
In politica entra nel 1994, con Forza Italia e nel 1996 inizia a collaborare con l’ufficio legislativo del gruppo del partito al Senato, e due anni dopo passa a quello della Camera. In Parlamento dal 2001 ed è stata rieletta in tutte le consultazioni successive, e per cinque legislature (compresa quella in corso).
Deputata di Forza Italia, è vice presidente della Commissione parlamentare antimafia e componente della Commissione affari costituzionali della presidenza del Consiglio e interni.
È stata anche sottosegretario alla Giustizia (dal 2001 al 2006) nel secondo e terzo governo Berlusconi, e sottosegretario al Lavoro e Politiche sociali (da maggio a dicembre 2013) nel governo Letta.
Dal 2014 Silvio Berlusconi l’ha nominata coordinatrice di Forza Italia in Calabria e dal giugno 2016 è stata anche vicesindaco e assessore alla cultura al Comune di Cosenza, col sindaco Mario Occhiuto.
È nato a Cosenza il 22 luglio del 1962. Laureato in Scienze geologiche all'Università della Calabria, ha ottenuto una borsa di studio biennale all’Istituto di ricerca per la protezione idrogeologica del Cnr, il Consiglio nazionale delle ricerche, svolta per lo più nel Laboratorio di Tectonique dell’Università Pierre e Marie Curie di Parigi.
Ricercatore dello stesso Cnr dal 1994 si occupa dello studio delle faglie attive dell’Appennino meridionale e delle relazioni tra queste faglie, terremoti e frane. Professore incaricato di Geologia strutturale al Dipartimento di Scienze della Terra dell'Università della Calabria.
È stato inoltre vice-presidente e consigliere dell'Ordine dei Geologi della Calabria e responsabile scientifico di vari progetti di ricerca scientifici nazionali e internazionali.
Dal 2015 al 2018, dopo una selezione pubblica nazionale, ha diretto la Protezione civile regionale della Calabria coordinando sul campo gli interventi su gravi calamità, incluso il coordinamento operativo dei dipendenti e dei quasi 4 mila volontari della Protezione civile regionale, nonché l'aspetto tecnico-amministrativo e il supporto alle autorità locali.