Regionali. Ferrara (M5S): “Le ammucchiate e le divisioni hanno favorito il solito apparato di potere”

Calabria Politica

“In Calabria ha vinto ancora il partito dell’astensionismo, più della metà dei calabresi non si è recato a votare favorendo la facile ascesa del centrodestra, dato per vincente già da tempo, grazie a quel patto silente di alternanza governativa che porta alla guida della nostra Regione un apparato di potere e non un programma”.

Questo l’amaro commento di Laura Ferrara del Movimento 5 stella, per la quale “un sistema che si traveste durante la campagna elettorale, fa propaganda sul cambiamento eppure i volti ed i nomi che comporranno il Consiglio regionale della Calabria saranno gli stessi di sempre. Quasi 60mila elettori, quelli del Movimento 5 stelle, non avranno propri rappresentati in Consiglio, questo grazie ad una legge elettorale regionale che favorisce le ammucchiate e che non è mai stata adeguata alla legge nazionale”.

E dopo aver guardato “il dato all’esterno”, la Ferrara ha accennato alla presenza di criticità all’interno del movimento. “Non si può pretendere di estirpare un sistema di potere marcio, capillare e radicato come quello calabrese con una campagna elettorale tardiva e soprattutto insidiata dal “fuoco amico”. Chi ha preferito restare a guardare alla finestra o, peggio ancora, remare contro fino all’ultimo minuto contribuendo al mancato raggiungimento dello sbarramento. Troppi errori sono stati fatti, dovevamo infondere fiducia nell’elettorato, dimostrare le differenze fra chi ha affossato la Calabria e chi la vuole cambiare veramente. La volontà di presentarsi a questa tornata elettorale è stata espressa democraticamente da un voto su Rousseau, bisognava accettare il risultato e lavorare uniti per ottenere il massimo. Ma lo spirito divisivo e la mania di protagonismo di qualcuno ha prevalso sul senso di responsabilità ed i risultati non ci hanno, chiaramente, premiato” conclude.

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