Finta massaggiatrice denunciata sulle spiagge vibonesi
Stava tranquillamente girando per le spiagge di Vibo Marina offrendo massaggi ai bagnanti che, numerosi, cominciano ad affollare le zone costiere della provincia. Lei, una cittadina cinese di 42 anni da tempo residente in Sicilia, si era attrezzata di tutto punto con tanto di cartellone con le tariffe e decine di boccette di olii balsamici che, così prometteva, erano in grado di curare ogni tipo di male. Un’attività piuttosto redditizia me che ha attirato anche l’attenzione degli uomini della Stazione Carabinieri di Vibo Marina che, appena l’hanno notata durante un servizio di pattuglia sulla costa, hanno provveduto immediatamente a fermarla chiedendole l’esibizione delle autorizzazioni all’esercizio della professione e della conformità dei prodotti utilizzati alla normativa europea. La donna, che evidentemente era la prima volta che veniva sottoposta ad un controllo così accurato, non ha saputo dare risposta ed incalzata dagli uomini dell’Arma non ha potuto che ammettere che, non solo non era autorizzata a svolgere la propria professione sul territorio nazionale, ma che non aveva mai conseguito alcuna qualifica di massaggiatrice, limitandosi ad improvvisare. Inoltre le 25 boccette di olii utilizzati sui propri clienti erano state tutte illegalmente importate nel territorio italiano, senza sottoporle a nessun tipo di controllo per accertare la loro rispondenza alle rigide normative europee. Immediata la denuncia della donna con le accuse di inosservanza dei provvedimenti dell’autorità, importazione di medicinali stranieri in assenza di autorizzazione, esercizio abusivo di una professione e somministrazione di medicinali in modo pericoloso, nonché il sequestro di tutti i prodotti utilizzati nell’illegale attività. Con l’apertura della stagione estiva sono quindi cominciati a tappeti i controlli su tutto il litorale.