Padre Fedele: Corbelli, non e’ un mostro ma un frate missionario
Il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, interviene dopo la richiesta dei magistrati della Procura di Cosenza di condanna a otto anni per padre Fedele Bisceglia, che definisce "ingiusta nei confronti di un frate e di un missionario, che al di la' della vicenda processuale che lo riguarda (e' accusato di violenza sessuale da una suora), ha dedicato tutta la sua vita ad aiutare i piu' poveri, gli emarginati, gli ultimi, in Calabria e in Africa. Pur nel rispetto doveroso che si deve naturalmente alla suora che accusa Padre Fedele e al lavoro dei magistrati impegnati in questa delicata inchiesta - aggiunge Corbelli - sento il dovere di spendere ancora una volta una parola a favore di un uomo e di un frate, che conosco e del quale sono amico da una vita, che ho sempre difeso, con il quale ho promosso tante iniziative umanitarie.
Ritengo per questo quella richiesta di condanna assolutamente ingiusta, mi auguro che i giudici che saranno chiamati a valutare e decidere possano riconoscere e stabilire la buona fede, l'innocenza di padre Fedele in questa vicenda. Una cosa e' certa: Padre Fedele, dopo l'arresto e il carcere, e' stato sottoposto, per anni, ad una gogna mediatica che non ha eguali e precedenti nel nostro Paese. Per anni tutta la stampa italiana e popolari programmi televisivi nazionali l'hanno additato come un mostro. Questo uomo e' stato distrutto. Prima il carcere, poi l'esilio fuori dalla Calabria, Gli e' stata tolta, da parte della Chiesa, finanche l'Oasi Francescana che, con grandi sacrifici e passione, aveva creato dal nulla. Non vorrei che oggi Padre Fedele venisse giudicato sull'onda emotiva di questa campagna di stampa per lui devastante, per quella sua immagine distorta e assolutamente non veritiera che i media e certe trasmissione televisive hanno contribuito a costruire nell'immaginario collettivo. Chiedo alla Corte di Assise di Cosenza di giudicare Padre Fedele per quello che ha fatto in tutta la sua vita, per le migliaia di poveri e immigrati a cui ha dato accoglienza, garantendo a tutti gli ospiti dell'Oasi un tetto e un pasto, per i bambini poveri dell'Africa che ha aiutato e curato. Giudicatelo per questo suo straordinario impegno umanitario.
Padre Fedele - conclude Corbelli - non e' un mostro, ne' un criminale, ma un missionario che dopo aver dedicato la sua vita ad aiutare l'umanita' che soffre oggi se dovesse essere accolta la richiesta di condanna dei pm rischia di finire la sua vita in un carcere. Sarebbe una cosa profondamente ingiusta".