Omicidio Palmi, nessun segno di pentimento del padre
Nessun segno di pentimento, nessuna richiesta di perdono. Allo stesso tempo, una lucidità e una freddezza disarmanti. È stato questo l’atteggiamento tenuto da Giovanni Ruggiero, il pensionato di 83 anni che ieri a Palmi ha ucciso a coltellate la figlia naturale, Francesca Agresta, di 24 anni, nascondendone poi il cadavere in una pineta, nel corso dell'interrogatorio cui è stato sottoposto dal pm della Procura di Palmi Vincenzo Iglio. Ruggiero, durante l'interrogatorio, svoltosi nella caserma dei carabinieri di Gioia Tauro, ha ricostruito la dinamica dell'omicidio confermando anche il movente emerso sin dalle prime fasi delle indagini: le continue richieste di denaro che gli avrebbe rivolto la figlia.
“Anche se non l'avevo mai riconosciuta - ha detto il pensionato - avevo sempre badato a lei. Ma le sue richieste di denaro erano diventate sempre più insistenti e ieri, quando mi ha chiesto ancora soldi, ho perso la testa”. Ruggiero, comunque, non ha premeditato l'omicidio.
Quando si è incontrato con la figlia nel parcheggio di un centro commerciale e insieme a lei sono andati nella pineta in cui poi è avvenuto l'omicidio la situazione era tranquilla. È stato successivamente, quando giunti nella pineta Francesca gli ha chiesto soldi, che Ruggiero ha perso il controllo. Ha preso il grosso coltello che teneva nel vano portaoggetti della vettura e ha colpito ripetutamente la ragazza. Quindi la decisione di costituirsi presentandosi alla caserma dei Carabinieri di Gioia Tauro.
Domani, intanto, sarà eseguita a Reggio Calabria l'autopsia sul corpo di Francesca Agresta. I funerali della giovane dovrebbero avere luogo martedì. Sempre domani, inoltre, si svolgerà l'udienza di convalida dell'arresto di Ruggiero da parte del GIP, Daniela Tortorella.