Omicidio di Arcangelo Pelaia, arrestato il presunto killer

Reggio Calabria Cronaca
Giovanni Polimeni

I Carabinieri di Reggio Calabria hanno arrestato il presunto autore dell’omicidio di Arcangelo Pelaia, il 37enne assassinato, con nove colpi di pistola calibro 9, nel pomeriggio del 29 giugno scorso, in pieno centro a Gioia Tauro, proprio davanti al municipio e mentre le strade erano affollate di passanti. I militari hanno dato esecuzione ad un decreto di fermo di indiziato di delitto, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palmi. I particolari dell’operazione saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa, che sarà tenuta alle 10.30 dal Procuratore della Repubblica di Palmi, Giuseppe Creazzo, presso Il Comando Provinciale di Reggio.

h 11:39 | La persona fermata è Giovanni Polimeni, di 38 anni. Il fermo è già stato convalidato dal Gip del tribunale di Palmi (AGI).

h 12:10 |Ad un mese esatto dall’omicidio di Arcangelo Pelaia, i Carabinieri di Gioia Tauro hanno arrestato il presunto killer: Giovanni Polimeni, nato a Reggio Calabria il 28enne residente a Polistena, autotrasportatore. Polimeni, ritenuto l’esecutore materiale del delitto, una volta catturato a Polistena, è stato condotto dai militari presso la Compagnia dei Carabinieri di Gioia Tauro, dove è stato sottoposto ad interrogatorio dai magistrati della Procura di Palmi in merito all’omicidio, ma si è avvalso della facoltà di non rispondere.

Le indagini | svolte dai Carabinieri e coordinate dalla Procura di Palmi – hanno permesso, grazie a intercettazioni e servizi di osservazione e pedinamento, di ricostruire gli eventi. I sistemi di videoripresa (pubblici e privati) avevano immortalato le fasi salienti dell’omicidio

Proprio dall’attenta analisi ed elaborazione del materiale, i Carabinieri sono riusciti ad individuare il volto e la fisionomia del passeggero della Fiat Panda rubata (colui il quale aveva esploso materialmente i colpi di pistola contro la vittima), arrivando all’identificazione di Polimeni, anche grazie ad ulteriori indagini.

Il movente del delitto viene ricondotto dagli inquirenti ad una vendetta da parte della famiglia Giacobbe di Gioia Tauro per l’omicidio dei due cugini Leonardo e Saverio Giacobbe, rispettivamente di 37 e 28 anni, avvenuta l’1 luglio del 2005 sul lungomare di Gioia Tauro per mano del fratello Arcangelo Pelaia, Giuseppe 42 anni, attualmente detenuto nel Carcere di Saluzzo per il duplice omicidio.

Secondo gli inquirenti non sarebbe un caso il giorno scelto per la commissione dell’omicidio, perché ricorre in prossimità dell’ottavo anniversario dall’uccisione dei cugini Giacobbe e nel giorno di San Pietro, onomastico del padre di uno dei due cugini uccisi.