Agricoltura: il ministro Romano nel Parco della Sila
Il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Saverio Romano, è intervenuto a Spezzano in Località Cupone nel Parco della Sila all'iniziativa Fattorie Aperte alla presenza del Presidente della Cia Giuseppe Politi. Fattorie aperte in Sila si ripropone non più come una nuova edizione, ma come vera e propria tradizione dell'estate silana, rinnovando la sua attività di mostrare a turisti e famiglie le lavorazioni tipiche e la vita in fattoria. Protagonisti come sempre gli animali e i prodotti della montagna: la patata della Sila, il caciocavallo, la ricotta, la mozzarella e i tipici "juncata e burrito", nello splendido scenario del Parco Nazionale della Sila. Le fattorie sono aperte fino a settembre tutti i giorni dall'alba al tramonto, con la possibilità di affiancare il fattore nelle sue operazioni: dalla mungitura al pranzo, dalla razione del fieno alla chiusura della stalla.
"L'agricoltura ha grandi potenzialità ma anche grandi responsabilità: la si invoca giustamente per un problema globale di sicurezza alimentare, la si invoca per produrre nuove forme di energia, la si invoca perche' e' un settore capace di assorbire manodopera e creare occupazione. Questo vuol dire che sull'agricoltura bisogna scommettere e che il comparto può legittimamente assumersi l'impegno di contribuire a risollevare il Paese facendolo uscire dalla crisi". Con queste parole il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Saverio Romano, è intervenuto a Spezzano della Sila all'iniziativa, alla presenza del Presidente della Cia Giuseppe Politi. "Abbiamo trovato ben 980mila aziende agricole esposte finanziariamente. Dovevamo studiare - ha proseguito Romano - una soluzione che impedisse una sorta di crack finanziario collettivo. Con la manovra siamo riusciti a dare una risposta concreta a questo problema. Le norme sulla esdebitazione sono un grande successo per chi ha a cuore il futuro e il presente dell'agricoltura italiana. La legge infatti - ha concluso - permette agli imprenditori agricoli, in stato di crisi o di insolvenza e finora esclusi, di accedere agli accordi di ristrutturazione dei debiti e alla transazione, senza il rischio del fallimento".