Giustizia: Procura Catanzaro, non abbiamo neanche la carta
"Non abbiamo più la carta e questo per un magistrato e' come togliere le scarpette ad un giocatore". Il procuratore aggiunto di Catanzaro, Giuseppe Borrelli, usa l'esempio calcistico per lanciare l'ennesimo allarme sulle condizioni di precarieta' in cui sono costretti ad operare gli uffici giudiziari di Catanzaro. Una condizione di disagio che impedisce anche di stampare il materiale delle inchieste in corso, con Borrelli che ha evidenziato, nel corso della conferenza stampa per gli arresti effettuati a Cosenza, che "c'e' la necessità di avere le risorse minime per lavorare". Ma le carenze di questo genere sono la norma anche per gli uffici della Procura di Cosenza, come ha ammesso il procuratore aggiunto di Cosenza, Domenico Airoma: "Non abbiamo nemmeno i toner per le stampanti - ha detto - la Procura di Cosenza ha avuto un trasferimento ridicolo, appena sette mila euro per le spese materiali. Se si incrementa l'attività giudiziaria degli uffici e' ovvio che serve più carta".