Studente picchiato a Mileto, Bottaro: i bimbi non sono più difesi e tutelati
“Chiunque ricorre alla violenza è da condannare, ma lascia senza parole e completamente esterrefatti la vicenda delle quattro maestre dell’asilo di Mileto. Non è accettabile che un’educatrice alzi le mani su un bimbo e, l’azione diventa ancora più riprovevole se il bimbo in questione è anche un disabile”.
Esprime così il suo disappunto, in una nota, l’assessore alle politiche sociali della Provincia di Crotone, Adele Bottari.
“Un ennesimo caso di violenza – aggiunge - che si consuma all’interno di una scuola deve far riflettere: a chi si affida un figlio? Da sempre la famiglia e la scuola sono state le istituzioni per eccellenza nella vita di una persona; insieme hanno educato e cresciuto un bambino, gli hanno dato l’occasione per crescere in armonia, apprezzando le gioie della vita e, nello stesso tempo, accettandone le delusioni. Purtroppo, allo stato attuale, i bambini non sono più difesi e tutelati; tutto ciò non ci fa onore… il cosiddetto “mondo dei grandi” a cui i piccoli guardano con purezza e curiosità e che cercano di imitare, sta facendo dei passi indietro notevoli, che non si addicono assolutamente a persone che si considerano acculturate e degne di far carriera. Il rispetto per gli altri, nessuno escluso, è un principio sacrosanto; è il comandamento base, su cui poggia il rapporto sociale e la vita tutta”.
“Noi adulti – conclude la Bottaro - in qualità di genitori, di istituzioni, abbiamo l’obbligo morale di tutelare i nostri figli, i nostri bambini e ancora di più dobbiamo difenderli se sono affetti da patologie che li rendono già di per sé sofferenti e soli. Da mamma e, in qualità di assessore di un Ente quale la provincia di Crotone, sono vicina alla famiglia di questo bimbo e mi auguro che codeste “educatrici”, se sussistono colpe vere e insindacabili paghino in prima persona”.