Lettere in redazione dei Giovani Comunisti di Vibo

Vibo Valentia Politica

Riceviamo e pubblichiamo integralmente

"Lunedì 11 luglio, durante la seduta del Consiglio regionale, nel corso della quale si sarebbero dovuti affrontare temi di vitale importanza per le sorti della nostra regione, il consigliere regionale del Pdl ed esponente del partito berlusconiano nella nostra provincia, Nazzareno Salerno, si sarebbe reso protagonista di un fatto spiacevole che mira ancora una volta a far perdere di credibilità la nostra amata terra. Nonostante nei giorni scorsi siano stati resi noti i dati riguardanti gli assurdi stipendi dei nostri consiglieri regionali (più di 12000 euro al mese!!!!), infatti, pare che lo stesso Salerno abbia presentato un emendamento per chiedere addirittura il ripristino del vitalizio per gli assessori regionali esterni ed i sottosegretari di giunta.

Il che significa: consentire, anche a coloro i quali non sono stati eletti in consiglio ma nominati assessori regionali o sottosegretari, di ottenere la pensione a vita. Ancora una volta ci troviamo a dover discutere su una scellerata presa di posizione da parte dell’ onorevole Salerno che, però, a questa serie di provvedimenti ci dovrebbe essere abituato, visto che pochi mesi addietro, quando il consiglio regionale fu chiamato a pronunciarsi sulla norma che avrebbe consentito ai consiglieri regionali di mantenere un doppio incarico (consigliere regionale, appunto e sindaco di una grande città) lo stesso Salerno aveva dato parere favorevole. Fortunatamente, però, il Governo nazionale sollevò la questione dinnanzi alla Corte costituzionale che, con molta probabilità, abrogherà la suddetta norma. Ora, da persone che vivono quotidianamente le reali esigenze della nostra collettività ed, in particolare, delle fasce più deboli della nostro Paese – ed essendo, inoltre, la Federazione della Sinistra una delle poche (se non l’unica) forza politica a stare al fianco dei lavoratori in lotta -, ci verrebbe da chiedere quali sono i reali motivi che avrebbero indotto il consigliere regionale del Pdl a presentare un emendamento tanto scellerato quanto, a dir poco, vergognoso. Fino a quando durerà questo attacco nei confronti dei lavoratori e delle lavoratrici calabresi che, per difendere il proprio posto di lavoro, sono costretti a dover scioperare al Porto di Gioia Tauro o, per ultimo, sul tetto di palazzo Campanella?

Sono domande che rivolgiamo a tutti coloro i quali attualmente siedono sugli scranni del consiglio regionale che, spesso, per favorire qualche amico o politico di turno, si rendono protagonisti di fatti spiacevoli come quello appena raccontato. Ma la domanda è rivolta principalmente al consigliere Salerno, con la speranza che, almeno una volta, dia qualche delucidazione sui motivi che lo inducono ad assumere certe decisioni. "

Giovani Comunisti Vibo Valentia


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