Brevi di cronaca nel reggino: controlli sul lavoro e alimenti
A Stignano Mare i militari del nucleo ispettorato del lavoro di Reggio Calabria dopo un attento sopralluogo, hanno adottato un provvedimento di sospensione dell’attività, per impiego di manodopera “in nero” nei confronti della ditta O.I. di I.M. di 43 anni. Sono stati trovati sei lavoratori “in nero”, di cui una minorenne di nazionalità marocchina, un minorenne italiano e due stranieri di nazionalità romena. Pena: elevate sanzioni amministrative pari a 13.000 euro.
A Siderno, i carabinieri del N.A.S. di Reggio Calabria, hanno accertato che cucina e pizzeria dello stabilimento balneare “K.”, di M.F. 25 anni, sono stati avviati senza autorizzazione e attestato di registrazione. L’azienda Sanitaria Provinciale ne ha disposto l’immediata chiusura.
I Militari della Stazione di Roccella Jonica, dopo vari accertamenti, hanno sottoposto in stato di libertà B.R., 76 anni, trovato sprovvisto di licenza per il commercio ambulante, a causa della vendita di 17 kg di prodotti ittici risultati mal conservati e nocivi, a seguito dell’esame da parte del personale del servizio di tutela igienico-sanitaria dei prodotti di origine animale dell’A.S.L. di Locri. Il pesce è stato sequestrato e distrutto. Anche il mezzo di trasporto, un Fiat Fiorino, è stato sequestro.