Sant’Anna Hospital, Mancuso: no a tagli servizi
"Comprimere o addirittura cancellare prestazioni e servizi di eccellenza del Sant'Anna Hospital di Catanzaro quando questi non sono garantiti, sufficientemente, dal servizio pubblico e' l'anticamera del pericolo non solo per soggetti a rischio ma per tutti noi, per ognuno di noi, ed e' qui che capiamo,fino in fondo, se esiste o no una reale volonta' di comprendere che la salute e' terreno "neutro" sul quale e' impossibile giocare con i destini delle persone". Lo afferma Pasquale Mancuso, coordinatore provinciale del Pd di Catanzaro. "Mi unisco senza reticenze e senza alcun calcolo politico - aggiunge - alle voci di quanti, a destra e sinistra, hanno serenamente, ma con giustificata, fermezza difeso il Sant Anna Hospital dal pericolo di una compressione di servizi e prestazioni di alta specialita' del cuore che sono irrinunciabili; non servirebbero, se vi fossero, ne' giustificazioni contabili ne' marchingegni teorici:occorre, solo e soltanto, garantire prestazioni di alta specializzazione che "coprano" rischi forti e facciano comprendere ai cittadini, a tutti i cittadini che hanno potuto salvarsi e vivere grazie a queste prestazioni ed a quelli che possono, tra un minuto, usufruirne, che la Salute e' un diritto reale ad ogni latitudine e per ogni categoria sociale. Mi appello direttamente al Presidente Scopelliti perche' lui, e lui solo, pronunci, e sono sicuro che lo sapra' fare senza alcun tatticismo, una parola chiara e definita su questa vicenda che e' cartina al tornasole di una reale e generale volonta' di garantire prestazioni e servizi che, pur in presenza di scelte dolorose,necessarie e difficilmente aggirabili,non facciano mai venire meno quella garanzia minima rispetto alla quale nessuno, dico nessuno ,puo' sottrarsi al pari che se vengono richiesti sacrifici e' doveroso,nello stesso tempo, organizzare la risposta migliore alle esigenze piu' forti, come in questo caso, che non possono restare senza esito. Se e' vero che la Calabria e' povera, ed e' vero, non possiamo, non dobbiamo costruire muri artificiali tra schieramenti quando in gioco sono le condizioni minime del vivere civile; sono certo - conclude Mancuso - che arriveranno le risposte che tutti,dico tutti, come cittadini e potenziali pazienti,richiediamo e che,questa volta, si consumera' non una pagina desolante ma una assunzione di responsabilita' forte che deve essere vissuta con consapevolezza e con l'occhio ed il cuore rivolto solo e soltanto verso chi soffre e verso chi e' in grado, comunque, di affrontare ,come nel caso del Sant' Anna ,quella sofferenza e risolverla restituendo sorriso e vita".