Museo ‘ndrangheta fa rete con casa memoria Felicia e Peppino Impastato
Casa Memoria inaugura una nuova stagione di attività caratterizzate da un rinnovato impegno sul territorio cinisense a partire dalla co-gestione della casa confiscata al boss Gaetano Badalamenti. Proprio per dare il giusto risalto al significato simbolico di questa assegnazione, l’Associazione, programmerà una serie di iniziative con la collaborazione delle Associazioni di Cinisi, della Consulta Comunale giovanile e del Comune di Cinisi. L’idea è quella di fare di casa Badalamenti un luogo di memoria viva, in cui il pensiero e la storia di Peppino Impastato possano rivivere anche nelle attività e nei progetti condivisi con le Associazioni del territorio, per superare gli stereotipi e le incomprensioni con la realtà del paese ed avviare un nuovo percorso che possa, partendo da piccole cose, dare nuove possibilità di cambiamento in vista della costruzione di una rete sociale e culturale che sappia fare a meno dell’assoggettamento e delle collusioni con il fenomeno mafioso.
In questa direzione, Casa Memoria propone un primo evento dedicato a “Fare rete contro la mafia” che si svolgerà il 18 di luglio alle ore 19,30 di fronte casa Badalamenti a Cinisi con la collaborazione del Museo della ndrangheta e la partecipazione del Comune di Cinisi. L’iniziativa sarà l’occasione per ribadire la necessità di costruire relazioni positive per rendere forte il contrasto nella quale l’intervento delle istituzioni potrebbe avere un forte carattere facilitatore. Interverranno il Procuratore Nazionale Antimafia Pietro Grasso, il Direttore dell’Agenzia nazionale Beni sequestrati e confiscati Prefetto Caruso, i giornalisti Francesco La Licata ed Enrico Bellavia, Giovanni Impastato, il Sindaco del Comune di Cinisi, Salvatore Palazzolo e il coordinatore del Museo della ndrangheta, Claudio La Camera. Con il Museo della ndrangheta esiste già una forte collaborazione per la condivisione di percorsi di musealità diffusa a Cinisi e a Reggio Calabria attraverso un progetto che sarà avviato nel prossimo autunno e che riguarda lo sviluppo di comunità locali attive, l’educazione dei bambini e dei giovani, con riferimento alla cultura della legalità e la valorizzazione dei “beni comuni”.
Adesiscono l’Associazione “Asadin”, l’Associazione “Musica e cultura” di Cinisi, Azione Cattolica Parrocchia Ecce Homo di Cinisi, Proloco di Cinisi, la Biblioteca Comunale, la Consulta Giovanile del Comune di Cinisi, il “Centro siciliano di documentazione Giuseppe Impastato di Palermo”.