Pignatone: la ‘ndrangheta sviluppa la strategia della confusione
"Dopo i diversi tentativi di intimidazione aperta e violenta, da qualche mese a Reggio Calabria si sta sviluppando una "strategia della confusione" per mettere sullo stesso piano, quanto meno sui media, i mafiosi e chi con i mafiosi intrattiene rapporti illeciti e chi, invece, i mafiosi li arresta e li processa". - Dichiara il Procuratore della Repubblica di Reggio Calabria, Giuseppe Pignatone, in un'intervista al Quotidiano della Calabria, facendo riferimento alle dichiarazioni di detenuti per mafia contro la Procura di Reggio Calabria e la polizia giudiziaria.- "Reputo normale - aggiunge Pignatone - questo tipo di polemiche. Un'azione repressiva efficace determina anche la reazione di chi ne è colpito o si sente minacciato. Del resto, in 30 anni di contrasto alle mafie, in Sicilia come in Calabria ed in Campania, il tentativo è stato sempre quello di bloccare i processi dicendo che i pentiti erano manovrati, che le dichiarazioni erano suggerite o addirittura estorte e che i magistrati erano mossi da strategie politiche o ambizioni personali, e così via. Questo non toglie che, come ho detto altre volte, ogni accusa va verificata nella competente sede processuale ed io sono sicuro che presto ogni cosa sarà chiarita".