Reggio: movimento ReggioNonTace su sostituzione Pignatone

Reggio Calabria Attualità

Riceviamo e pubblichiamo lettera che il movimento ReggioNonTace ha inoltrato questa mattina alle più alte cariche dello stato (Presidente della Repubblica, Presidente del Consiglio dei ministri, Ministro della Giustizia, CSM), per "sollecitare - si legge nella nota - decisioni rapide circa la sostituzione del Procuratore Pignatone, dopo la sua partenza, per non indebolire il lavoro della Procura con un lungo vuoto della sua dirigenza, e affinché venga scelto un successore che sappia, come lui, conquistare e continuare a creare la fiducia nella parte pulita della cittadinanza, e in particolare dei giovani; non solo con la competenza professionale e un’equilibrata capacità di coordinare il lavoro dell’intera Procura e delle forze dell’ordine, ma anche contribuendo a risvegliare la Coscienza civile":

Siamo cittadini di Reggio Calabria che, dopo la bomba alla Procura del 3 gennaio 2010, abbiamo dato vita al movimento ReggioNonTace, con lo scopo d’assumere la responsabilità di mettere la faccia, personalmente e pubblicamente, contro la prepotenza ‘ndranghetista e per contribuire al risveglio della Coscienza civile, personale e sociale. Da quel giorno, il tre d’ogni mese abbiamo organizzato momenti di riflessione e manifestazioni, spesso anche con l’aiuto d’esperti, per mantener viva la memoria della bomba e per sostenere il lavoro della magistratura e delle forze dell’ordine, proponendoci di diventarne scorta civica, non solo nei momenti in cui sono state fatto oggetto d’intimidazioni e attentati. In questi anni, inoltre, ci siamo avvalsi anche delle preziose analisi e riflessioni di magistrati e membri delle forze dell’ordine, che si sono sempre dimostrati disponibili ad aiutarci a crescere nella responsabilità e nell’impegno. Abbiamo potuto, così, recuperare fiducia in queste Istituzioni: non solo per le loro capacità professionali – e per i risultati eccezionali che hanno conseguito –, ma soprattutto perché li abbiamo sentiti sempre vicini e capaci di trasmetterci speranza. Ora, nei giorni scorsi, abbiamo appreso con non poca preoccupazione la notizia di un vero e proprio smantellamento di buona parte di questi gruppi di lavoro: sono stati trasferiti da Reggio Calabria alcuni magistrati, è stato trasferito il capo della Squadra mobile della Questura, è stato annunciato il trasferimento del Procuratore Pignatone e s’è saputo che anche altri suoi collaboratori stanno per essere trasferiti. Già un anno fa furono diffuse notizie riguardanti un trasferimento del Procuratore, ma era chiaro che si trattava di voci strumentali, messe in giro ad arte per indebolire l’opera della Procura.

Nell’occasione dicemmo pubblicamente che avremmo considerato un suo trasferimento un vero è proprio attentato ‘ndranghetista e che non l’avremmo accettato supinamente. Sappiamo, invece, che questa volta a chiedere il trasferimento è stato lo stesso Procuratore e ne rispettiamo la scelta, perché la stima che abbiamo nei suoi confronti ci fa essere sicuri che la sua partenza non è una decisione contro la città. Siamo tuttavia preoccupati per il suo e per gli altri trasferimenti. Anzitutto perché riguarda un magistrato che, oltre alle sue capacità professionali, ha saputo creare un clima di fiducia in tanti cittadini, e riteniamo che sappiate quanto questo sia eccezionale a Reggio Calabria! Inoltre, la contemporaneità di tanti trasferimenti non può non farci temere che saremo costretti ad attendere tempi non brevi perché chi subentrerà riesca a riorganizzarsi; e non sarà facile anche perché l’equilibrio e l’autorevolezza del Procuratore hanno contribuito non poco a creare un efficace lavoro di squadra. Infine, in un momento molto difficile per la vita della città, temiamo che questi fatti possano avere un effetto più devastante di un’azione violenta della ‘ndrangheta. Ci rivolgiamo a ciascuno di voi secondo le sue competenze, per sollecitare decisioni rapide circa la sostituzione del Procuratore, dopo la sua partenza, per non indebolire il lavoro della Procura con un lungo vuoto della sua dirigenza, e affinché scegliate un successore che sappia, come lui, conquistare e continuare a creare la fiducia nella parte pulita della cittadinanza, e in particolare dei giovani; non solo con la competenza professionale e un’equilibrata capacità di coordinare il lavoro dell’intera Procura e delle forze dell’ordine, ma anche contribuendo a risvegliare la Coscienza civile. Siamo in fiduciosa attesa, con la disponibilità a stare al fianco di coloro che arriveranno e con la chiarezza e la gratuità che abbiamo scelto come nostre caratteristiche.”


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