Nuovo movimento politico a Cosenza: nasce “la Migliore Cosenza di sempre”
Sboccia oggi ufficialmente il movimento politico la Migliore Cosenza di sempre, apparso in seguito alle elezioni amministrative del maggio scorso per non disperdere “quel patrimonio di entusiasmo e partecipazione” che si è formato attorno alla figura di Enzo Paolini. “La fase due”, l’ha chiamata Paolini, nata dalla sconfitta elettorale del 30 maggio, si prefigge lo scopo di riannodare il legame tra il Palazzo e i cittadini e affiancare i partiti nella loro missione istituzionale. Con una novità fondamentale: l’associazione ufficializzata oggi ha trovato un modo nuovo per mettersi al servizio della comunità fatto di partecipazione allargata a quei settori della società tradizionalmente distanti e trasparenza. Un metodo che non ha niente a che fare con la vecchia classe politica e i suoi metodi. Tant’è che – lo stesso Paolini – ha dichiarato: “Adesso non ci sono la basi per assecondare il dibattito all’interno dei partiti. In essi continua la fase di stagnazione ammantata di rinnovamento. In seguito si vedrà, se e quando si cambierà davvero”. “La Migliore Cosenza di sempre” inizia il suo percorso confrontandosi con alcuni tra i principali movimenti che hanno alimentato il dibattito pubblico in quest’ultimo periodo. Così facendo, l’associazione di cui Paolini è ispiratore, va ad occupare uno spazio preciso nella scena pubblica cosentina, sulla scorta di esperienze innovative e di successo realizzate anche fuori dalla nostra regione. L’ufficialità è stato sancita con una manifestazione pubblica, nella sala di un hotel a Croce di Magara che ha visto una grande partecipazione di pubblico con oltre 250 presenze. Una giornata di incontri e dibattiti che, nella mattinata, è stata animata dagli interventi di Roberto Covolo (Fabbrica di Nichi) che ha portato l’esperienza vincente di Vendola in Puglia, “dove – spiega Covolo – si è riuscito a rompere il paradigma dominante e a creare una rete di conoscenze e risorse, non organizzata gerarchicamente e aperta a contaminazioni esterne, capace di durare anche una volta terminate le elezioni. Lo stesso sistema che Covolo auspica venga seguito qui da noi. Maria Pia Pizzolante (movimento “Se non ora quando?”) punta l’indice del suo intervento sulla precarietà “diventata condizione esistenziale per molti giovani non più solo relegata al mondo del lavoro”. La Pizzolante ha, tra l’altro, fatto notare quello che già aveva detto Paolini: “Non c’è spazio di trattativa con la politica autoreferenziale che soffoca la novità”. E discussione non c’è stata neanche col movimento “Se non ora quando?” che, proprio per questo, forse, il 13 febbraio scorso è riuscito a portare in piazza oltre 1 milione di donne. L’ultima “esperienza di buona politica” (questo il nome del dibattito) l’ha portata l’ex candidato sindaco Pd di Catanzaro Salvatore Scalzo. Che auspica un recupero “della diversità del centrosinistra” nel senso della “partecipazione” e delle “nuove forme della politica”, “dell’aggregazione di settori nuovi della società” e il “rinnovamento generazionale”. Dopo un breve rinfresco, i lavori sono ripresi nel primo pomeriggio con un dibattito pubblico sentito e molto partecipato in cui le varie anime del neonato movimento hanno messo in campo idee e strategie per la fase di start-up dell’associazione “La Migliore Cosenza di sempre”. Ha concluso la manifestazione Enzo Paolini. “La partita che stiamo giocando si vince solo se saremo capaci di inglobare nel nostro progetto tutti i cittadini, anche quelli apparentemente distanti”. E poi, sempre Paolini, dice: “Il rinnovamento passa anche per il pensionamento di quella classe politica che ha bocciato il rinnovamento ed ha ostacolato il nostro cammino. Perciò – conclude – lasciamoci alle spalle le scorie della politica degli affari, del trasversalismo e della sciatteria amministrativa. Così saremo in grado di far spirare anche su Cosenza il vento della buona politica che ha prodotto il cambiamento nel resto d’Italia”.