Questione rifiuti, sindaci della locride dal prefetto

Reggio Calabria Attualità

Il presidente del Comitato dei Sindaci della Locride, Ilario Ammendolia, ha inviato un comunicato stampa a tutti gli organi d'informazione per sottolineare lo stato emergenziale legato alla raccolta ed allo smaltimento dei rifiuti inerente i 42 comuni della Locride. "La situazione dei rifiuti nella Locride - si legge nella nota - e' diventata insostenibile e noi sindaci dei 42 Comuni del comprensorio non possiamo dare ulteriormente copertura a quanti questa situazione hanno determinato. Premesso che con notevole anticipo, come associazione dei Comuni, avevamo avvertito la Regione e l'Ufficio del Commissario per l'emergenza ambientale della drammaticita' della situazione, resa ancor piu' grave dalla decisione di far confluire su Casignana rifiuti provenienti da altre parti della provincia e della regione determinandone, nel giro di qualche mese, la completa saturazione; premesso inoltre che la discarica di Casignana e' stata chiusa senza prevedere di mettere a posto i documenti necessari quantomeno per l'appalto dei lavori per il possibile abbanco di 30 mila tonnellate, e senza coordinarsi in alcun modo con la gestione dell'impianto di Siderno; tenuto conto che tale irresponsabile atteggiamento s'e' messo in atto nonostante l'approssimarsi della stagione estiva e che la pratica dei lavori, per quanto riguarda Casignana, e' stata gestita con burocratica lentezza senza tener in alcun conto la situazione emergenziale. Si rileva che i rifiuti non raccolti hanno determinato una situazione di triplice emergenza: sanitaria, di ordine pubblico e democratica. Infatti i rifiuti lasciati nelle strade, soprattutto in queste giornate di caldo torrido, sono fonti di infezioni mentre durante la notte gruppi di cittadini esasperati, o bande di teppisti, danno fuoco agli accumuli turbando gravemente l'ordine pubblico. Nello stesso tempo - conclude la nota - un sindaco costretto a vedere passivamente il proprio comune invaso dai rifiuti perde consenso e legittimita' democratica. Proclamiamo lo stato di agitazione e di mobilitazione generale chiedendo un intervento risolutivo di chi ha responsabilita' e competenza per risolvere la situazione. Nel dichiararci disponibili a prendere tutte le nostre responsabilita' e a dare tutta la nostra collaborazione per il superamento dell'emergenza, dichiariamo che in mancanza di un serio piano di intervento gia' in questa settimana saremo costretti a prendere iniziative dolorose, pur nel pieno rispetto della legalita' repubblicana, in modo da difendere le nostre popolazioni che dobbiamo rappresentare con assoluta dignita' e determinazione".