Emergenza rifiuti, sindaco Ardore classe politica fredda e indifferente
"Vale veramente la pena continuare a combattere contro i mulini a vento, nel vano tentativo di risollevare le sorti di questa nostra terra?". Facendo seguito alle dichiarazione del sindaco di Bovalino Tommaso Mittiga anche il sindaco di Ardore, Giuseppe Campisi, lancia un grido di allarme per la situazione venutasi a creare in tutto il comprensorio locrideo, senza che nessun politico abbia mosso un dito per affrontare e cercare di risolvere i problemi ormai annosi che attanagliano le nostre comunita'. "Sento il dovere, come sindaco di questo comune - scrive Campisi in un comunicato stampa - a tutela dei diritti dei miei cittadini, di prendere una ferma posizione nei confronti della classe politica che, dovrebbe manifestare in seno al governo, esigenze, bisogni e necessita' del territorio che rappresenta. Non e' accettabile che oggi, in piena stagione estiva ci si ritrovi con tutti i nostri paesi pieni di immondizia, senza che, ne la piu' alta carica rappresentativa della Regione, il Presidente Giuseppe Scopelliti ne' tantomeno il Commissario per l'emergenza rifiuti Graziano Melandri, abbiano dimostrato un minimo di sensibilita' e interesse ad affrontare il problema, malgrado le ripetute segnalazioni avanzate da tutti i sindaci del comprensorio Locrideo. Cosi' come - continua la nota - sta passando in sordina il problema della depurazione delle acque che, aggrava sempre piu' la gia' situazione precaria del nostro mare, rendendo inutili tutti i tentativi e gli interventi, volti alla ripresa economica e al rilancio turistico messi in atto da tutti gli amministratori". "Per non parlare dell'abbattimento del kilometraggio applicato al trasporto pubblico, che isola maggiormente tutte quelle piccole comunita' che usufruivano di questo servizio. A questo, bisogna aggiungere i problemi derivanti dal ritardo nell'erogazione da parte dello stato del contributo ordinario, e degli ulteriori trasferimenti di fondi agli enti locali, che mette a serio rischio il pagamento degli stipendi dei dipendenti comunali oltre a paralizzare la totale attivita' tecnica e amministrativa di tutti gli enti pubblici". "Ma quello che mi amareggia di piu', e che tutto questo accade senza che nessun rappresentante dell'Anci Regionale e Nazionale, prenda una posizione decisa e chiara a tutela dei diritti delle comunita' che rappresentiamo. Tutto cio', porta me e tutta l'Amministrazione ad una riflessione, "vale veramente la pena continuare a combattere contro i mulini a vento, nel vano tentativo di risollevare le sorti di questa nostra terra?. Sicuramente, senza delle risposte concrete e immediate sulle problematiche precedentemente esposte, e' dovere da parte di tutti i primi cittadini, rispondere con un azione eclatante ed incisiva svegliandosi dal torpore e dal sentimento di rassegnazione, un azione che faccia parlare la stampa nazionale mettendo a nudo tutte le responsabilita' di chi di dovereFermo restando, che ognuno di noi – conclude il comunicato -, deve rispondere del proprio operato alla comunita' e agli organi di controllo competente".