Incendi. Obbligo di firma per giovane piromane
E' stato rimesso in libertà Salvatore Catalano, 20 anni, bracciante agricolo di Zagarise (Cz), arrestato con l'accusa di aver appiccato diversi incendi nel Parco nazionale della Sila. Lo ha deciso oggi il giudice monocratico di Catanzaro, Giovanna Mastroianni, che dopo aver convalidato l'arresto non ha accolto la richiesta del sostituto procuratore Alberto Cianfarini di sottoporre il giovane indagato a custodia in carcere, ma piuttosto quella del difensore, l'avvocato Francesco Gigliotti, di rimetterlo in liberta', ed ha disposto a suo carico la sola misura cautelare della presentazione ai carabinieri di Zagarise per la firma tre volte la settimana. Il giudizio per direttissima e' stato infine rinviato al prossimo 29 settembre. Catalano, secondo le accuse mosse dai carabinieri della Compagnia di Sellia Marina, e' stato sorpreso questa notte, in localita' Iennerise, nel territorio di Zagarise, subito dopo avere appiccato un incendio che ha distrutto alcuni ettari di macchia mediterranea con querce e acacie. I militari erano sulle sue tracce di giorni, per via di altri roghi avvenuti nella zona. Il giovane, dopo l'arresto in flagranza, ha ammesso le sue responsabilita' - ma quelle dichiarazioni, e' stato rilevato dalla difesa, sono state rilasciate senza che fosse presente il suo avvocato -, poi pero', nell'aula del tribunale, ha fornito una versione del tutto diversa.