Arrestato piromane seriale della Presila catanzarese

Catanzaro Cronaca

Stava incendiando una zona boschiva della Presila Catanzarese, ma è stato sorpreso ed arrestato dai carabinieri della Compagnia di Sellia Marina. Si tratta di un uomo che, secondo i militari dell'Arma, avrebbe agito altre volte in precedenza, interessando zone boschive a ridosso del Parco nazionale della Sila. I dettagli dell'operazione, denominata "Boschi sicuri", saranno resi noti durante la conferenza stampa che si terra' stamani, alle 10,30, al Comando provinciale Carabinieri di Catanzaro.

I Fatti aggiornamento h 10:41

La scorsa notte i militari della compagnia carabinieri di Sellia Marina hanno arrestato a Zagarise un bracciante agricolo di 20 anni, Salvatore Catalano, poiché sorpreso in flagranza ad appiccare un incendio a Zagarise in località Iennerise. Il fuoco, alimentato da forte vento, ha distrutto alcuni ettari di macchia mediterranea, comprensiva di querceti e acacie. L’arresto si colloca nell’ambito dell’operazione “Boschi Sicuri”, che è stata predisposta su input del comando legione carabinieri Calabria. Decine di pattuglie, anche e soprattutto nella fascia serale e notturna, cui hanno preso parte militari dell’arma anche in borghese e muniti di strumentazioni sofisticate come visori notturni, per identificare più agevolmente i malintenzionati all’interno dei boschi. Da giorni i militari erano sulle tracce del giovane, poiché i boschi nella presila catanzarese nei dintorni di Zagarise sono stati oggetto di svariati incendi di cui si è da subito dubitato sulla natura accidentale, data la presenza sul posto di fiammiferi o materiale per velocizzare la combustione. Gli ultimi incendi a Zagarise sono stati appiccati in località Picoli all’interno del parco nazionale della Sila, in località comuni e nella località tre aree. Svariati gli ettari di terra dati alle fiamme, decine di vigili del fuoco per spegnere le fiamme, danni all’ambiente incalcolabili. Il piromane, sorpreso ancora con i fiammiferi in mano, ha tentato di scappare ma è stato immediatamente fermato dai militari presenti numerosi nei dintorni. Il giovane ha fin da subito ammesso le proprie responsabilità, affermando di essere stato l’autore di tutti gli ultimi incendi. Con le perquisizioni personali e veicolari sono stati rinvenuti fiammiferi e accendini, il cui scopo è oramai ben chiaro. Non chiaro è invece il movente che ha portato il giovane alla serie di gesti. Al giovane, il sostituto procuratore della repubblica, dott. Cianfarini ha contestato l’articolo del codice penale 423 bis (incendio boschivo) aggravato dal 3° e 4° comma, cioè dall’essere stato commesso su aree protette e provocando un danno gravo, esteso e persistente all’ambiente. il tutto e’ stato altresì segnalato al ministero dell’ambiente per la responsabilità civile del soggetto. L’invito per i cittadini è quello di segnalare tempestivamente all’utorità preposte (numeri verdi 1515, 115 o 112), qualsiasi incendio, anche di piccole dimensioni. tali segnalazioni possono evitare disastri ben più gravi.


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