La Destra Lamezia su assunzioni Sacal

Catanzaro Attualità

Riceviamo e pubblichiamo

"Rimaniamo profondamente indignati dal comportamento tenuto dalla società aeroportuale Calabrese S.p.a., ci riferiamo ovviamente alle 22 assunzioni a tempo determinato più una a tempo indeterminato, che, con un non meglio giustificato criterio di selezione, hanno trovato modo di attuarsi e trovato spazio nel grasso e sempre fagocitante “ventre molle ” di mamma Sacal. La condotta “dell’operato Speziali” si commenta da sé, e sarà inutile lo sforzo di coprire tutta la vicenda tentando di millantare presunti successi ottenuti dalla sua gestione perché, concludere discreti contratti e accordi o attrarre finanziamenti gestendo una “struttura” del genere, unica in Calabria per storia e posizione geografica, sarebbe stato gioco facile per qualsiasi altro dirigente in grado di far funzionare metà dei propri neuroni. Bando a facili trionfalismi di gestione dunque, la condotta del presidente, del vice presidente e dei consiglieri d’amministrazione è deprecabile perché lede la morale e forse naviga verso l’abuso. Noi non abbiamo nulla contro i lavoratori da poco assunti, vogliamo solo rispondere ad una esigenza di verità che la città di Lamezia Terme merita. E’ palese ormai che il primo aeroporto della Calabria, situato nella nostra città, viene gestito nei fatti da una “oligarchia” di “autoeletti “che, a loro volta utilizzano la struttura per assumere personale “ di casa”, in spregio a qualsiasi criterio di meritocrazia."- Scrive in un comunicato stampa La Destra sezione di Lamezia -. "Tutto ciò tramite la società Sacal che, nonostante sia costituita prevalentemente da capitale Pubblico, deve obbligatoriamente seguire i dettami di un presidente, già affermato industriale e Senatore, “imprenditore - politico” che, in epoca di conflitto d’interesse, nel prossimo futuro dovrà gestire oltre 65 milioni di euro per il potenziamento dell’aeroporto Lametino. Nello stesso tempo responsabile indiretto di tali possibili “eccessi”, è senza dubbio il comune di Lamezia Terme che, distratto e assente, pecca della capacità di inserirsi direttamente nella gestione di quella che è tra le poche risorse utilizzabili dalla comunità. Nonostante il rifiuto all’omologarsi ad alcune decisioni, a causa del suo immobilismo, il sindaco Speranza ha fatto si che, la nostra città si sia ridotta a terra di nessuno e luogo di conquista, impegnato ad organizzare fiaccolate alle quali non partecipa più nessuno, per il sindaco e i sui assessori sembra che la priorità sia quella di far trascorrere più tempo possibile magari auspicando una prossima competizione elettorale che faccia da via di fuga, da una montagna di problemi che giorno dopo giorno diventano sempre più difficili da affrontare. Questa vicenda, la probabile lottizzazione di 22 posti di lavoro in base ad esigenze politiche e personalistiche è, per noi de La Destra, ulteriore riprova di come la “casta” riesca sempre a muoversi indisturbata, ammantata di perbenismo, organizza manifestazioni per la legalità, salvo poi disattendere ogni buon proposito alla prima occasione. Quello che ci conforta però è che tale atteggiamento spregiudicato, oltre a dover interessare gli organi di controllo preposti, comincia a pesare su quel movimento di indignazione spontanea che, negli ultimi tempi, prende sempre più corpo tra la gente difatti, a partire da i social network, è travolgente la voglia di ribellione che monta tra le persone comuni le quali, sempre più costantemente, si mostrano furibonde nei confronti della “Casta”. "

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