La Destra di Lamezia: “Noi siamo con il “compagno” Carlo Aiello”

Catanzaro Attualità

Riceviamo e pubblichiamo:

C’è del “marcio” nella Sacal, lo avevamo detto qualche settimana fa quando a domande e chiarimenti sulle 22 assunzioni a tempo determinato più una a tempo indeterminato, l’ing. Speziali e il suo entourage indirettamente risposero aggrappandosi alla solita manfrina di presunti risultati ottenuti su“partenze ed arrivi”.

Un atteggiamento, quello “dell’imprenditore di Catanzaro”, che paragonammo ad una delle più classiche gestioni Craxiane, l’amministrazione di risorse umane, selezionate da un ente a capitale prevalentemente pubblico, con un non meglio giustificato criterio di scelta.

All’epoca chiamammo, positivamente, in causa il primo cittadino di Lamezia Terme al fine di ottenere un chiarimento sulla vicenda, se non altro per fugare “concretamente” qualsiasi dubbio sulla trasparenza della gestione Speziali.

Una denuncia forte, la nostra, che evidentemente però la “casta” riuscì in qualche modo a far sottacere, ma come insegna la storia, quando si comincia a “scoperchiare una pentola” il quadro inizia a farsi chiaro.

Oggi sappiamo perché Speranza non volle entrare in merito alla vicenda, più che mai siamo convinti che, come da diverse altre parti politiche già evocato, “l’inciucio” è molto più esteso di quello che sembra, la sua massima espressione è la nomina di Grandinetti nel Cda della Sacal, e la sua legittimazione viene dallo sdegno che gran parte dei partiti di centrosinistra stanno, da più giorni, annunciando su i mezzi di comunicazione.

Il fatto che, proprio esponenti di sinistra o rappresentanti della maggioranza in seno al consiglio comunale, stiano prendendo le distanze dalla scelta “unilaterale” del sindaco Speranza sulla nomina del consigliere d’amministrazione Grandinetti, ci da la certezza che questa giunta non è scevra da logiche opportunistiche e trasversali.

Inoltre ci insospettiscono i continui interventi ,sulla vicenda della nomina, di presunti politici di Catanzaro che si affannano nell’agitare giustificazioni, su di una scelta sposata da loro in pieno, e reputata più che corretta.

Una difesa, quella dei catanzaresi, che stona con il personaggio Grandinetti, notoriamente da tempo impegnato in politiche di tipo “secessioniste” rivolte al capoluogo di provincia, ed è sentore di quali e quanti tipi d’attenzione la società aeroportuale Calabrese attragga e gestisca con il suo sapiente “comandante” Speziali.

Noi de La Destra, ci associamo con certezza, alla richiesta avanzata dal consigliere di maggioranza Carlo Aiello, evocando come lui l’azzeramento della giunta, per dare a Speranza l’ultima possibilità di redimersi da una gestione amministrativa che ha ormai il marchio “dell’inciucio”, un segno distintivo che giorno dopo giorno diventa sempre più indelebile, e rischia di offuscare quell’immagine di legalità che, il Vendola di Lamezia, ha fatto tanto per “costruirsi”.


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