Cdd Crotone su Ministero lavoro a Crotone
"L'adozione di una delibera della Giunta provinciale per l'istituzione di una sede di rappresentanza operativa del Ministero del Lavoro in provincia di Crotone, la dice lunga, oggi, sul modo di far politica perché ognuno si sente autorizzato a dire tutto e il contrario di tutto. Da quanto comunicato agli organi di stampa, nel deliberato la Giunta incarica il presidente della Provincia di Crotone, Stano Zurlo, nella qualità di legale rappresentante istituzionale, a farsi portavoce, presso le competenti istituzioni, di una proposta per l’istituzione di una sede di rappresentanza operativa del Ministero del Lavoro in provincia di Crotone. Nella delibera si fa riferimento all’art. 5 della Costituzione secondo il quale la Repubblica “una e indivisibile” non solo “riconosce e promuove le autonomie locali” ma “attua” anche “nei servizi che dipendono dallo Stato il più ampio decentramento amministrativo”. La Giunta, nella delibera ricorda che questa discussione sul decentramento è culminata il 23 luglio scorso con l’inaugurazione a Monza delle “rappresentanze” dei ministeri di Riforme, Semplificazione, Economia e Turismo, avallata dalla Presidenza del Consiglio; ed inoltre il Ministro del Turismo ha annunciato l’avvio dell’iter per l’apertura di un nuovo ufficio di “rappresentanza” nella città di Napoli. “L’istituzione decentrata di sedi di rappresentanza operative e/o uffici ministeriali –si legge nella delibera approvata oggi- consentirebbe un più proficuo svolgimento dell’attività amministrativa, grazie ad una maggiore e più efficace presenza sul territorio. Questa presa di posizione dell'amministrazione Zurlo significa praticamente che Essa condivide in toto l'iniziativa di Bossi e compagni di trasferire a Monza le rappresentanze di alcuni ministeri. Noi, cosi come non siamo stati e non saremo d'accordo con questo modo di far politica della Lega, non possiamo essere d'accordo con la Giunta provinciale che probabilmente con questa iniziativa populistica cerca solo un pò di notorietà e visibilità nell'opinione pubblica, considerato la stasi e l'inerzia generale oggi esistente nell'ente intermedio. Al contrario siamo d’accordo e condividiamo a pieno quanto detto dal Presidente Napolitano nella lettera inviata nei giorni scorsi al Presidente del Consiglio proprio su questo tipo di decisioni che cercano solo di sviare l'opinione pubblica dalle vere emergenze che vivono i nostri connazionali. Di fronte alla gravità dei problemi che affliggono le nostre popolazioni, invece di pensare a proposte concrete sul lavoro e sulla disoccupazione che aumenta giorno per giorno, alle imprese che a mala pena stanno in piedi e fanno fatica ad ottenere anche un finanziamento di poche migliaia di euro, alla situazione delle strade provinciali, dei collegamenti e delle scuole, a quel poco di sanità crotonese che piano piano si sta dissolvendo e non ultimo alla difficoltà logistica dei consiglieri stessi ad esercitare il proprio ruolo, che cosa escogita Zurlo dal suo cilindro? Seguendo le orme bossiane, adotta una proposta che noi bolliamo come puro atto demagocico che assolutamente non intendiamo condividere, non altro perché in questo momento storico di fatto avalla quel tipo di politica secessionista che mai faremo nostra. Siamo con il Capo dello Stato che, nella lettera inviata al presidente Berlusconi, ha evidenziato i motivi di preoccupazione sul tema del decentramento delle sedi dei ministeri sul territorio. Infatti il Presidente della Repubblica nella sua lettera al Capo del Governo evidenzia testualmente: “- la dislocazione di sedi ministeriali in ambiti del territorio diversi dalla città di Roma deve tener conto delle disposizioni contenute nel regio decreto n. 33 del 1871, ancora pienamente vigente, che nell'istituire, all'articolo 1, Roma quale capitale d'Italia ha altresì previsto che in essa abbiano sede il Governo ed i Ministeri.” Di fatto non possiamo essere d'accordo con questo modo di far politica di Zurlo il quale evidentemente condivide quella politica di sprechi e poltrone che umilia quegli italiani chiamati poi a tirare la cinghia per pagare tutte queste proposte che concretamente non portano quasi niente al territorio. Vogliamo invece invitare Zurlo ad essere più pragmatico e ad esercitare fattivamente il ruolo di presidente della giunta provinciale pensando alle cose concrete di sua competenza che a metà legislatura sono rimaste quasi tutte la palo. Si eviti di continuare a fare la politica dei proclami e pensi ai problemi seri e concreti che riguardano veramente le nostre comunità, sui quali siamo e saremo pronti a dare il nostro contributo come d'altra parte facciamo da anni, a prescindere dalle collocazioni."
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