Corbelli contrario alla chiusura dei reparti cosentini
Franco Corbelli, leader del Movimento Diritti Civili e promotore della proposta di legge per l'istituzione del Garante della Salute della Calabria, ha chiesto al presidente Giuseppe Scopelliti di "evitare, quella che - afferma - sarebbe, la disfatta della sanità cosentina, ovvero la paventata chiusura di due reparti importanti, delle vere eccellenze, Ortopedia e Urologia dell'Ospedale Civile di Cosenza. E' un fatto gravissimo e assolutamente ingiustificato ipotizzare e programmare la chiusura di due reparti importanti e fondamentali dell'Annunziata, quali Ortopedia e Urologia. Sarebbe la Caporetto finale della sanità cosentina, l'ultima, più grave e inaccettabile umiliazione. Bisogna assolutamente scongiurare che questo accada.
Scopelliti deve fermare questo scempio dell'Annunziata. Ortopedia e Urologia sono due eccellenze, che vanno salvaguardate, valorizzate e potenziate. E non invece cancellate. Non c'e' ragione, motivazione e piano di rientro, dal deficit sanitario, che tenga per cercare di giustificare la eventuale chiusura di Urologia e Ortopedia, per dare - continua - addirittura quest'ultimo reparto ai privati. Non si può più tollerare che questo reparto di Ortopedia, minacciato di chiusura, continui intanto ad essere depotenziato. Oggi e' ridotto a 21 posti letto e con soli sette medici, che si sobbarcano un lavoro immane per garantire l'assistenza e gli interventi a tutti i pazienti della provincia. Due anni fa i posti letto a Ortopedia erano 40 e i medici 14. Oggi i posti letto sono ridotti alla metà e anche i medici dimezzati, tagliati più del 50%. La stessa cosa - aggiunge - sta accadendo ad Urologia, che rischia la chiusura per carenza di personale e per l'accorpamento a Chirurgia. Ecco come si sta distruggendo la sanità a Cosenza e calpestando il diritto alla assistenza e alla salute dei cittadini. A Scopelliti chiedo di intervenire e di salvare il nosocomio regionale bruzio. Più che progettare un nuovo ospedale, che non serve, a Cosenza basta salvaguardare, potenziare e valorizzare l'Annunziata. Sarebbe questa la più grande e importante conquista per la sanità e la salute dei cittadini di Cosenza, della provincia e della Calabria".