Zurlo e Prati su gestione Amp Capo Rizzuto

Crotone Attualità

“Nei giorni scorsi è stata avanzata la proposta di affidare la gestione dell’Area Marina Protetta “Capo Rizzuto” ad un consorzio che dovrebbe prevedere l’inclusione di svariati soggetti istituzionali e sociali. Pur apprezzandone lo spirito, che mira all’allargamento della partecipazione e delle responsabilità nella gestione della Riserva e a un maggiore coinvolgimento nella trattazione delle tematiche specifiche, dissentiamo nettamente, però, da una impostazione che riteniamo datata culturalmente e amministrativamente. - È quanto si legge in una nota stampa del presidente della Provincia Stano Zurlo e del vicepresidente della Provincia con delega all’Amp Ubaldo Prati - Crediamo, infatti, che per gestire al meglio il parco marino non sia utile proporre la riedizione di carrozzoni che hanno negativamente caratterizzato in altre epoche la vita degli enti pubblici appesantendola con pletorici comitati aperti a tutti gli appetiti clientelari e particolaristici. Basti ricordare i famosi comitati di gestione e i comitati dei garanti delle Asl di qualche tempo fa. E’ un genere di organismi che servono solo a soddisfare velleità personali, a ripagare la fedeltà politica, a sperperare denaro pubblico.

Si aprirebbe un’insensata rincorsa alla lottizzazione partitica dei posti e alle quote spettanti a ciascuna parte componente, che nulla avrebbe a che fare con i criteri di funzionalità, di efficienza e di rappresentatività che devono guidare l’operato di una pubblica amministrazione. In una congiuntura economica così difficile, che impone restrizioni di spesa e riduzioni della disponibilità finanziaria degli enti locali, non pensiamo che siano soluzioni praticabili e compatibili con il quadro generale del Paese. Giova ricordare, fra l’altro, alcune cose. Già con la costituzione nei mesi scorsi della Consulta dell’Amp, che fungerà da strumento partecipativo alle scelte ed agli indirizzi fondamentali di programmazione e sviluppo della riserva marina, si è fatto un passo in avanti importante per sensibilizzare e coinvolgere tutti i soggetti e le associazioni a vario titolo interessati alla fruizione dell’Area Marina Protetta “Capo Rizzuto” e alle problematiche ambientali e naturalistiche in un processo di condivisione della gestione, sia pure a livello propositivo e consultivo, secondo un’ottica di piena disponibilità della struttura e di totale valorizzazione dell’Amp come bene comune, al di là di penalizzanti e non sempre utili proibizioni, e con l’ambizioso obiettivo di rendere i cittadini partecipi del governo dell’ambiente, elevando, allo stesso tempo, la cultura della tutela della riserva marina. Per l’amministrazione provinciale l’Amp è una risorsa che deve produrre ricchezza, sviluppo, cultura, non una cartolina da utilizzare nei depliant turistici. Va inoltre segnalato che l’Amp fino ad oggi ha potuto svolgere le sue attività con pregevole e riconosciuta capacità gestionale e progettuale ed in grande autonomia, grazie alla dedizione, all’impegno ed alla professionalità dei funzionari preposti e di quanti vi lavorano quotidianamente. Non a caso essa ha beneficiato, pur in presenza di una situazione economica così pesante, di importanti finanziamenti ministeriali, europei e regionali, come abbiamo avuto modo di rendere noto più volte, oltre che di entrate proprie derivanti da una conduzione dell’attività che consente di non gravare sul bilancio della Provincia. Tutto questo si è verificato proprio perché l’Amp è un organismo snello, fortemente responsabilizzato e autonomo, lontano da logiche politiche che nuocerebbero alla sua operatività e alla sua immagine. Infine, ed in conclusione, si ricorda che con il progetto “Park to park”, che prenderà avvio nel prossimo mese di settembre, si intende pervenire alla costituzione di un unico Ente parco provinciale che comprenda l’Amp, l’ambiente fluviale del Neto e la parte di Parco Nazionale della Sila ricadente nel nostro territorio. La proposta di un consorzio per la gestione della Riserva marina è, in tutta evidenza, in contrasto con il percorso che stiamo costruendo. Restiamo comunque disponibili a tutti gli approfondimenti necessari, nella convinzione che il libero confronto è sempre un metodo di lavoro corretto e gratificante per tutti”.