Aiello incontra i sindaci dei comuni dello Stretto per la riqualificazione dei centri storici
L’assessore regionale all’Urbanistica Piero Aiello – informa una nota dell’ufficio stampa ella Giunta regionale - ha presieduto un incontro con i sindaci dei Comuni dell’area dello Stretto sulla delicata questione di riqualificazione dei Centri storici.
Alla riunione, che si è svolta nella sede dell’assessorato all’Urbanistica, era presente anche il dirigente generale Saverio Putortì.
“Si rende necessario – ha affermato l’assessore Aiello - ritornare, nuovamente e pubblicamente, sulla scabrosa questione della riqualificazione dei Centri storici ereditata dalla precedente Giunta regionale. Ricordo, infatti, che la sottoscrizione delle convenzioni con i Comuni per il finanziamento delle opere di riqualificazione dei Centri Storici ad opera della passata gestione è avvenuta del tutto contra legem dal momento che le risorse di cui al PAR-FAS 2007/2013, che avrebbero dovuto finanziare gran parte di quelle opere, non erano ancora nella disponibilità della Regione. Tanto è talmente vero che, successivamente alla sottoscrizione delle convenzioni con i Comuni selezionati, il PAR-FAS Calabria 2007/2013, approvato dalla Giunta regionale con la delibera n. 157 del 31.03.2009, non ha ottenuto il parere favorevole del Comitato CIPE, al cui vaglio era stato nelle more sottoposto secondo le modalità previste dalla delibera CIPE del 06.03.2009. Si è così determinata l’improvvisa, ma certamente non imprevedibile, scopertura di buona parte del pacchetto di operazioni selezionate ed oggetto delle convenzioni stipulate. Come già evidenziato in passato – ha precisato Aiello - la sottoscrizione delle convenzioni è avvenuta per 122 milioni di euro, su 155, sulla base di una mera promessa propagandistica di copertura finanziaria, senza, però, nessun impegno di spesa e senza provvedimento di copertura, perciò solo illegittima, nell’attesa della presunta approvazione del PAR-FAS che, invece, non è mai avvenuta. Non solo, peregrine e difficilmente percorribili si sono rivelate pure le trovate alternative messe in campo dalla precedente Giunta per rimediare all’errore, con la distribuzione dei diversi progetti su diverse fonti finanziarie alternative: POIN Turismo, POR 2000/2006, delibere CIPE su rientri finanziari. Pertanto – ha rimarcato l’assessore Aiello - la risposta dell’assessorato all’Urbanistica e della Giunta Scopelliti alle avventate iniziative della Giunta Loiero è stata una sola: tutelare i Comuni attraverso due importanti provvedimenti. Da un lato la sottoscrizione dell’atto integrativo dell’APQ previsto dalla delibera CIPE n. 1/2009 con i rientri finanziari, e la concretizzazione della copertura di 16 milioni di euro con utilizzo delle ‘risorse liberate’ del POR 2000/2006 con la previsione dello sblocco, in tempi brevi, della prima anticipazione finanziaria ai Comuni interessati; dall’altro la sospensione, con nota del 10.6.2010, delle procedure nei Comuni che non avevano provveduto a cantierare le opere, al fine di salvaguardare i Comuni stessi a seguito del rischio di indisponibilità delle risorse residue di circa 25 milioni di euro. Certamente – ha aggiunto l’assessore - rimane il problema per quei Comuni che, affidandosi incolpevolmente alla convenzione sottoscritta priva di copertura finanziaria e, quindi, a rischio di discrezionalità di attivazione della procedura di riconoscimento del debito fuori bilancio, hanno già da tempo cantierato i progetti e proceduto ad approvare più stati di avanzamento dei lavori, senza aver incassato alcunché da parte della Regione, ma che devono, comunque, onorare gli impegni assunti in conseguenza dell’esecuzione delle opere nelle more regolarmente appaltate. Pertanto, allo scopo di scongiurare ulteriori danni ai Comuni, il Presidente Scopelliti, ha attivato ogni opportuna e necessaria misura di sollecitazione al Ministro Fitto per la celere sottoscrizione dell’ APQ integrativo con il Ministero dello Sviluppo Economico per la copertura dei progetti cantierati con 66 milioni di euro sui cosiddetti rientri finanziari dell’economia FAS. Per quanto riguarda, invece, le ‘procedure sospese’ si sta lavorando per la riprogrammazione dei progetti FAS. Confermo, comunque, il mio impegno e quello del Presidente Scopelliti, per porre in essere quanto necessario, e quanto possibile, per rimediare agli errori dei predecessori, scongiurando, così, il pericolo del dissesto finanziario dei Comuni ingiustamente ed incautamente coinvolti in illegittimi procedure”.