Laino Borgo: Casalettu-Vavuosu stravince la quattordicesima edizione del Paliu cui ciucci

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Una conclusione in stile Palio di Siena per la XIV edizione del ‘Paliu Cui Ciucci’ di Laino Borgo, con tutta la contrada bianco-nera, vincitrice della gara, sul sagrato della Chiesa Madre in Piazza S. Spirito. Tutto questo il 13 agosto, a conclusione dell’ormai celeberrima due giorni lainese interamente dedicata ai ciuchi. Prima sorteggiati e conseguentemente osannati con fantasmagoriche tavolate sparse per tutto il piccolo borgo (il 12 agosto sera), poi condotti in corteo lungo le strade principali di Laino e acclamati con la gara vera e propria (il 13): questa la struttura della festa, ormai diventata appuntamento fisso per i turisti che, davvero numerosi, raggiungono la piccola Laino in occasione del suo tanto atteso Palio. I soliti concitati minuti prima che il Mossiere storico, desse il la alla gara, poi tripudio di inni e cori delle 7 tifoserie avverse fino al completamento dei 3 giri regolamentari di campo che hanno visto la vittoria a furor di popolo del Rione Casalettu-Vavuosu, contraddistinto dai colori bianco-nero. Saliti sul podio solo una volta in 14 anni (la prima vittoria risale al lontano 1986), i tifosi bianco-neri hanno ben saputo accogliere e festeggiare le prodezze del fantino Alessandro Laino, alla sua prima esperienza sul campo. ‘Hanno capito solo ora a chi affidare le sorti della Contrada’ – ha commentato il giovanissimo Alessandro, ricevendo dalle mani del Presidente della neonata Associazione pro Laino, Orietta Verbicaro, che ha curato la corrente edizione del Paliu, una targa ricordo. Deciso, convinto, sicuro e veloce, Alessandro ha concluso i 3 giri regolamentari di campo in pochi minuti, lasciando basiti anche i 7 giurati internazionali, reclutati ad hoc tra la folla per l’occasione. Equador, India, Inghilterra, Germania, Francia, Brasile e Romania: questi gli Stati rappresentati nella Giuria che ha sottolineato la valenza addirittura internazionale dell’iniziativa. Italiana, invece, la mano dell’artista che ha realizzato la tela strappata a Cagghienti (bianco-verde), vincitrice dell’edizione 2010, da Casalettu-Vavuosu: si tratta del M° Emanuele De Stefano, originario di Altomonte, che ha saputo doppiamente rapire l’attenzione della folla non solo per la beltà della sua opera, ma anche per i motivi ispiratori sottesi. Traendo, infatti, spunto dai vari simboli caratterizzanti le 7 Chiesette (e relativi Santi) rappresentative dei 7 Rioni in Gara, l’artista De Stefano ha ritratto a contorno della figura del Beato lainese Pietro Paolo Navarra, dedicatario della manifestazione, 7 stemmi destinati a divenire loghi ufficiali di ciascuna delle 7 contrade in concorso. Soddisfatti gli organizzatori, supportati dalla presenza di Settimo Rossi, ideatore unico dell’iniziativa, partita nel lontano 1976, e attualmente Delegato-Palio da parte dell’Amministrazione cittadina, che ha patrocinato l’evento. ‘Il Palio è diventato grande grazie alla partecipazione di tutta Laino’ – ha commentato il lainese Settimo ma lombardo d’adozione – ‘e sarà proprio grazie al supporto di tutti che continuerà a crescere e a far parlare di sé’. Spenti i riflettori sulla XIV edizione, mentre l’Associazione Pro Laino si prepara ad organizzare la XV, i contradaioli tutti si interrogano su quando e come avverranno i ‘mega’ festeggiamenti, così li ha definiti il Fantino protagonista, ai quali tutta la tifoseria è invitata.