Arsenale della ‘ndrangheta a Termoli, Ferrazzo chiede la scarcerazione
Felice Ferrazzo, boss pentito del clan di Mesoraca, nel crotonese, arrestato nel luglio scorso dopo il ritrovamento di un arsenale della ‘ndrangheta nascosto in un garage di Termoli, ha chiesto al tribunale del riesame di Campobasso - tramite i suoi legali Bruno Napoli e Vincenzo Notarangelo - la scarcerazione o, in subordine, che gli vengano concessi gli arresti domiciliari.
Ferrazzo, che di recente era stato trasferito in un carcere di massima sicurezza veneto, insiste sulla testi della sua assoluta estraneità ai fatti affermando di essere stato inviato in una località protetta e dunque di essere stato lontano da Termoli dal febbraio scorso. Un supertestimone però dichiara di averlo visto sulla costa adriatica molisana pochi giorni prima del ritrovamento delle armi e gli inquirenti pare non abbiano dubbi in proposito. Inoltre si contesta al pentito di avere affittato il garage contenente l’arsenale cinque anni fa e sotto falso nome proprio al suo arrivo a Termoli nell’ambito di un programma di protezione.